Roma ciclabile e sicura a partire dalle periferie
Coordinamento Roma Ciclabile lancia un appello a Paolo Masini, Assessore allo Sviluppo delle Periferie: realizzare nuove opere di viabilità e manutenere la rete viaria pensando anche a mettere in sicurezza chi si muove in bicicletta e a piedi
11 December, 2013
Roma più ciclabile ovunque, anche e soprattutto nelle periferie. Questo l'appello di Coordinamento Roma Ciclabile che ha consegnato all'Assessore allo Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana Paolo Masini un documento in cui si chiede di vedere nella realizzazione delle nuove opere di viabilità e nella manutenzione straordinaria della rete viaria occasioni importanti per mettere in sicurezza chi si muove in bicicletta e a piedi. Un modo per avviare una collaborazione trasversale con il resto della Giunta Marino, in particolare con l'assessorato alla Mobilità guidato da Guido Improta, per portare avanti l'impegno dichiarato dal Sindaco Ignazio marino di voler rendere più ciclabile la città di Roma.
“Non deve mai più accadere, come avvenuto di recente con la progettazione del nuovo ponte della Scafa sul Tevere fra Fiumicino e Ostia, che l’amministrazione progetti una nuova viabilità di collegamento fra parti di territorio per il traffico delle automobili, senza prevedere allo stesso tempo le condizioni di sicurezza anche per le biciclette e i pedoni”, scrive Coordinamento Roma Ciclabile sottolineando come le periferie, a volte trascurate sotto il punto di vista della mobilità sostenibile, siano invece all’origine dei flussi di auto che più incidono sul traffico urbano complessivo. Sono infatti 800.000 i cittadini che entrano a Roma ogni giorno da fuori GRA. “In questi territori si potrebbe fare molto per incentivare l’uso della bicicletta, soprattutto in termini di intermodalità con il TPL. Il territorio del X Municipio è esemplare in questo senso: 300.000 persone che potrebbero usare bicicletta e metropolitana se si garantisse un servizio metro e una rete ciclabile locale. La provincia ha fornito indicazioni su come lavorare in questo senso con il Piano 2012 per la ciclabilità del 2012 (Ciclinpro). Si potrebbero sviluppare i programmi di rigenerazione urbana che sono nell’agenda europea, nazionale e dell’amministrazione capitolina, attraverso la pratica dei Programmi Integrati prevista dal nuovo PRG del 2008, in collaborazione con l’assessore Caudo, alla trasformazione urbana”.
Per il Coordinamento Roma Ciclabile è dunque necessario ragionare insieme all'assessorato ai Lavori Pubblici e alle Periferie affinché vengano presi impegni seri su nuove modalità di progettazione delle infrastrutture, raccordo fra opere pubbliche e politiche della mobilità, intermodalità e reti locali sostenibili per le periferie, rigenerazione urbana come obiettivo e programmi integrati come strumento. “Riteniamo che l’amministrazione comunale debba impegnarsi in modo molto più rilevante per garantire la sicurezza di tutti i cittadini che utilizzano la rete stradale per i propri spostamenti, in qualunque modo effettuati, ma prima di tutto nelle forme più sostenibili, a piedi e in bicicletta, in modo che possano cambiare le forme di mobilità a favore di quella sostenibile”.
La richiesta a Paolo Masini è quella di partecipazione attiva al tavolo tecnico per l'attuazione del Piano quadro della ciclabilità che verrà predisposto dall’Assessorato alla mobilità, curandone la realizzazione ovunque sia responsabile, direttamente o indirettamente, di opere pubbliche che coinvolgono la viabilità. “Ma si impegni a progettare sempre, anche quando il Piano non lo prevede esplicitamente, le nuove opere di viabilità o i lavori di manutenzione straordinaria in modo tale da garantire la massima sicurezza anche per la circolazione delle biciclette”.
In particolare il Coordinamento ha segnalato alcune azioni “a costo zero o quasi” che l’assessorato potrebbe realizzare sin da subito:
- il rispetto dell'obbligo di Legge (Codice della Strada, come modificato dal Decreto Legislativo n.366/98) da parte dell'ente gestore (Comune di Roma e Municipi) di realizzare percorsi ciclabili adiacenti, laddove previsto da piani della ciclabilità (Delibera di Assemblea di Roma Capitale "Piano quadro della ciclabilità"), in occasione di ogni intervento straordinario di manutenzione stradale (Dip.Lavori Pubblici SIMU) o realizzazione di nuova strada;
- realizzare percorsi ciclabili a costo zero , come ciclabili leggere, quando si ritraccia la segnaletica (con riduzione delle corsie carrabili quando possibile, alla dimensione minima del CdS), con la linea continua sulla mano destra della carreggiata a delimitare lo spazio di pertinenza delle bici (vedi proposte ANCI);
- migliorare la segnaletica (una ottima segnaletica riduce in modo significativo le infrazioni relative alla sosta);
arredo urbano anti-sosta selvaggia (allargamento delle carreggiate, orecchie agli angoli);
- ripristinare cordoli per le corsie preferenziali (danno ordine alle strade con vantaggi anche per la ciclabilità);
- diffondere le Zone 30, con sistematici attraversamenti rialzati e a tutela delle rotatorie (da usare per obiettivi mirati, come ad esempio le scuole, anche per le strade con limite di velocità a 50 km/h).
Infine il Coordinamento Roma Ciclabile ha chiesto all'assessorato di indicare un proprio responsabile per questa attività di coordinamento, che sia competente sul tema della mobilità ciclabile, conosca il Piano quadro della Ciclabilità e partecipi alle attività per la sua implementazione, sia in grado di monitorare tutta l’attività di progettazione della viabilità e degli spazi pubblici curata dall’assessorato e dai municipi competenti per la viabilità locale, e possa segnalare tutte le criticità e le integrazioni necessarie a garantire e promuovere la mobilità ciclabile e pedonale.
L'incontro con l'assessore Masini, ha affermato il Coordinamento Roma Ciclabile,è stato "molto positivo" e sono stati presi molti impegni da parte dell'assessore sulle opere pubbliche e sulla mobilità sostenibile nelle periferie.