Targhe alterne: storia e diffusione del provvedimento, in Italia e nel mondo | Ecopedia
Tra le misure anti smog sperimentate da sindaci e assessori per abbassare il livello delle concentrazioni di polveri in atmosfera ci sono le targhe alterne, nate negli anni 70 come misura di austerity e periodicamente riproposte, non senza contestazioni | Storia e diffusione in Italia e nel mondo (in aggiornamento)
Targhe alterne: provvedimento emergenziale di ambito urbano volto a contenere le emissioni inquinanti generate dal traffico stradale, deliberato dalle pubbliche autorità attraverso specifiche ordinanze. Prevede un restrizione della circolazione dei veicoli regolata in base alla targa: ad un giorno in cui possono circolare esclusivamente i veicoli dotati di targa il cui ultimo numero sia pari, segue un giorno in cui possono circolare solo le auto con targa dispari. Lo zero viene considerato pari.
Tra le misure anti smog sperimentate da sindaci orologi economici e assessori per abbassare il livello delle concentrazioni di polveri in atmosfera ci sono le targhe alterne, che possono essere disposte per due soli giorni o periodi più lunghi, a discrezione delle autorità. Il provvedimento non viene applicato in maniera omogenea, né in Italia né nel resto del mondo. Di seguito un breve excursus – che sarà progressivamente aggiornato – sulla loro storia e applicazione.
Targhe alterne, la storia italiana
Non fu l'inquinamento, ma la crisi petrolifera degli anni '70, a determinare l'introduzione delle cosiddette targhe alterne in Italia. Tra le misure di austerity messe in campo per ridurre i consumi energetici c'era appunto la circolazione domenicale alternata dei veicoli privati, secondo alcune fonti mutuata direttamente da un'idea americana. Il provvedimento fu introdotto il 10 marzo del 1974, a parziale mitigazione della misura precedentemente in vigore, che dal 2 dicembre 1973 vietava completamente il traffico pubblico e privato nel settimo giorno della settimana. Una domenica, in pratica, potevano circolare le auto con targa pari, mentre quella successiva toccava ai veicoli con targa dispari.
Il provvedimento rimase in vigore fino al 26 maggio dello stesso anno, dal momento che il 2 giugno successivo, in occasione della Festa della Repubblica, il governo decise di eliminare definitivamente la restrizione, visto che il numero delle auto in circolazione non sembrava calare (molte famiglie italiane, durante il precedente boom economico, avevano acquistato la seconda automobile). Fu solo il Nuovo Codice della Strada del 1992, comunque, ad abrogare formalmente le targhe alterne, con l'articolo 231.
Negli anni Ottanta e Novanta la circolazione a targhe alterne è stata riproposta – di domenica o nei giorni feriali – per contrastare l'inquinamento atmosferico in diverse città italiane: il nemico originario era principalmente il biossido di azoto, successivamente sono state le polveri sottili (il famigerato PM10) a far scattare il provvedimento. Che rimane tuttora tra le misure antismog più contestate .
Dagli archivi italiani:
Immagini della prima domenica di austerity a Parma
Quarant'anni fa le domeniche a piedi
Torino, le targhe alterne negli anni Novanta
Le targhe alterne nel resto del mondo“Alternate number plate days”. “Circulacion de matriculas alternas". “Circulation alternée" :
Senza alcuna pretesa di esaustività, proviamo a fare una panoramica sull’applicazione del provvedimento fuori dai confini italiani. Per quanto riguarda l'Europa, l’Italia è decisamente il Paese più affezionato alle targhe alterne di tutta Europa, assieme alla Grecia, dove la misura è stata applicata spesso nel corso degli anni, tanto da spingere molte guide turistiche e agenzie turistiche a darne nota ai viaggiatori intenzionati ad affittare un'automobile in loco.
Negli altri Paesi dell'UE invece, hanno riscosso decisamente minor successo. In Franciasono state applicate solo sporadicamente, e la prima volta a Parigi nel 1997 dall’allora Sindaco Jean Tiberi, in seguito ad un’ondata di smog particolarmente pesante. (Dall’archivio di Repubblica: Parigi soffoca, targhe alterne e da quello di Libération: Circulation alternée: Paris réussit). In Spagna ebbero ancora minor fortuna: ci fu una discussione sulla possibilità di introdurle come misura emergenziale nel 2007, ma alla fine il provvedimento non venne approvato. (Un forum dell'epoca offre una panoramica interessante delle diverse reazioni dei cittadini davanti alla novità proposta). ). A Londra si parlò di targhe alterne come contro lo smog durante la corsa di Boris Johnson per abbassare i livelli di inquinamento in tempo per le [a=”http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=110239" target="_blank">Olimpiadi. La misura venne presa in considerazione - e definita dalla stampa "draconiana" - ma poi anche qui scartata, in favore di [a=”http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=109920”]altre misure considerate meno drastiche. Interessante per il mondo anglofono la questione delle Vanity plates, ossia le targhe dei veicoli personalizzate su richiesta - e dietro pagamento - con nomi di cose o persone scelti dal guidatore. (Un esempio su tutte, per intenderci: la classica targa DEVIL esibita da Crudelia Demon!) In questo caso il proprietario deve decidere - arbitrariamente ma a momento dell'acquisto della targa - a quale delle due categorie appartenere.
Fuori dall’Europa, sono invece praticate con una certa regolarità in America Latina, con alcune varianti nazionali interessanti, come in Messico e in Cile, dove sono una misura strutturale che prevede un sistema più complesso articolato su tutte le 10 cifre. (Dall'archivio di Eco dalle Città: Smog a Santiago del Cile e giornata senz'auto).
Infine, arriviamo alla Cina. Pechino, che le adottò la prima volta proprio durante le Olimpiadi, si vede costretta a ricorrere alle targhe alterne piuttosto spesso, scatenando ogni volta l'interesse della stampa internazionale, date le dimensioni del fenomeno. Da febbraio 2012 le targhe alterne per le auto di proprietà dello Stato circolano a targhe alterne una volta alla settimana, con un provvedimento che rimarrà in vigore almeno fino al 2016.
Rassegna stampa internazionale:
Pékin : circulation alternée en cas de pollution
Beijing introduces new rules to curb car use on bad pollution days
Rome (Gasp) Curtails (Cough) Traffic to Fight (Hack) Air Pollution
Roma: Centro acotado y jueves de matrícula alterna
Circulation alternée: Paris réussit. 20% de voitures en moins hier dans la capitale. Et une pollution en baisse
Questa è una notizia-scheda sempre verde che fa parte della raccolta Ecopedia.it curata dalla redazione di Eco dalle Città