Ecotassa. Nicastro ai sindaci: "Ascoltate cittadini che non vogliono discariche"
L'Assessore alla Qualità dell'Ambiente Lorenzo Nicastro risponde alle richieste di rinvio dell'entrata in vigore della legga sulla rimodulazione dell'ecotassa: "Oggi dobbiamo decidere se veramente, come i cittadini ci chiedono a gran voce, gli amministratori locali della Puglia sono pronti ad abbandonare con i fatti il modello delle discariche"
12 December, 2013
“Le voci che si levano in favore di un nuovo rinvio dell'ecotassa usano argomentazioni che ormai sono abusate, ciononostante proviamo a fare un po' di chiarezza: in primo luogo il Piano Rifiuti approvato con presunto ritardo – ma ricordo che è tra i primi in Italia approvati in forma definitiva dal Consiglio Regionale – solo relativamente influisce sulla capacità dei comuni di organizzare i servizi. Competenza che da decenni era in capo alle amministrazioni comunale e che oggi invece è affidata agli Aro per una idea di ottimizzazione di costi e benefici per i cittadini”.
Così l'Assessore alla Qualità dell'Ambiente Lorenzo Nicastro risponde alle richieste di rinvio dell'entrata in vigore della legga sulla rimodulazione dell'ecotassa.
“La differenziata è un fatto di civiltà, continuare a giustificare atteggiamenti dilatori è invece deleterio per la nostra regione e, soprattutto per le comunità locali. La filiera del recupero, come tutti sanno, è soggetta a regime di libero mercato e sul territorio esistono tanti impianti, privati, pronti ad accogliere le frazioni. Agli Oga invece – prosegue Nicastro – che sono gli organi attualmente deputati alla gestione degli impianti pubblici sul territorio, la legge conferisce la facoltà di rivedere il fabbisogno degli impianti ed eventualmente programmarne la parziale riconversione man mano che mutano le esigenze sul territorio”.
“Più volte abbiamo parlato della rimodulazione dell'ecotassa come un sistema di controllo sociale sulla gestione dei territori, sulla efficienza dei servizi e sulla capacità degli amministratori locali di cogliere le opportunità offerte dal nuovo quadro normativo di cui la Regione si è dotata negli ultimi anni. Ritengo che la sfida sia, innanzi tutto, di responsabilizzazione. La Regione ha fatto delle scelte di buon senso e ad ampio respiro, forse impopolari vista la levata di scudi dei sindaci, ma certamente improntate – conclude l'assessore – al bene della Puglia e a dare una sferzata ad un dato che langue. Il gioco delle responsabilità non ci appassiona ma non ci sottrarremo, se sarà necessario. Oggi dobbiamo decidere se veramente, come i cittadini ci chiedono a gran voce, gli amministratori locali della Puglia sono pronti ad abbandonare con i fatti il modello delle discariche”.