Taranto, tumori. Dati esenzione ticket (codice 048) non utili a costruire mappa della malattia
I dati riguardanti le esenzioni ticket per patologie tumorali – ha spiegato la rivista “Epidemiologia e Prevenzione” – da soli non sono utili a costruire una mappa della malattia, “perché restituiscono un quadro non corrispondente alla realtà”. Risultano utili solo se integrati con rilevazioni più complesse relative ai cittadini assistiti
14 December, 2013
L’1 settembre 2013 Peacelink ha diffuso i dati di una ricerca basata sui documenti amministrativi dell’ASL di Taranto. Lodevole lo scopo dichiarato dall’associazione tarantina: avere dati “istantanei” su tutte le malattie gravi, le diagnosi e i ricoveri e studiarne l’evoluzione temporale, come primo passo verso indagini più raffinate da un punto di vista epidemiologico”. La notizia si era diffusa velocemente anche grazie all’Ansa che riprese il dato “giornalisticamente” più rilevante: «Secondo fonti Asl, sono 8.916 (su una popolazione totale di circa 191mila abitanti,ndr), i tarantini che godono di esenzione dal ticket per malattie tumorali ('codice 048'). Lo rende noto Peacelink, sottolineando come ci sia un malato di cancro ogni 18 abitanti».
http://ecodallecitta.it/notizie.php?id=376028
«Per la precisione – spiegava in una nota il presidente dell'associazione ambientalista Alessandro Marescotti – nel distretto sanitario 3, che comprende i quartieri più vicini all'Ilva (Tamburi, Paolo VI, Citta' vecchia e parte del Borgo) ci sono 4.328 malati su 78mila abitanti. Questo significa che se venti persone del quartiere Tamburi si riuniscono in una stanza, almeno una ha un tumore. Nei restanti quartieri, quelli più lontani dalle industrie, c'e' un malato di cancro ogni 26 abitanti. Infatti nel distretto sanitario 4 che comprende il resto della città – ha aggiunto Marescotti - vi sono 4.588 malati di tumore su 120mila abitanti. Questa è la situazione attuale».
Una ricerca che ha scosso l’opinione pubblica, ma non quella scientifica. Così il il direttore generale dell’Arpa Puglia Giorgio Assennato: «I dati sui tumori forniti da Peacelink possono costituire una fonte informativa valida ad integrare altre analisi ma non costituiscono certo un'analisi epidemiologica». http://ecodallecitta.it/notizie.php?id=376033
A distanza di mesi, la Rivista dell'Associazione italiana di epidemiologia “Epidemiologia e prevenzione” di Eugenio Paci prova a dare una propria valutazione della questione, dedicando ampio spazio al tema: “In questo momento ci sembra utile esplicitare alcuni possibili problemi derivanti dalla recente richiesta di utilizzare a livello nazionale i codici esenzione ticket (048) come metodo per monitorare i trend dei tumori in zone a forte rischio ambientale”.
Secondo gli esperti: “In questo modo si pensa di costruire una mappa della malattia. Purtroppo, però, i dati raccolti con le esenzioni da sole non sono attendibili a questo scopo perché restituiscono un quadro non corrispondente alla realtà”. Ecco perché: “I dati potrebbero essere sottostimati (si conteggiano meno malati di quelli effettivi) perché non sono compresi i casi di persone che già esenti dal pagamento del trattamento sanitario in quanto appartenenti a fasce di reddito basso, non hanno motivo di chiedere ulteriore esenzione qualora sopravvenga un tumore. Queste persone, quindi “non appaiono nel conteggio basato sul codice 048". O viceversa, i dati possono essere sovrastimati (si conteggiano più malati di quelli effettivi), “perché lo stesso codice di esenzione 048, è assegnato anche a pazienti con tumori benigni e a comportamento incerto”.
A questo punto - spiega la rivista - il codice 048, al netto degli errori di stima, semmai può essere criterio per la misurazione della cosiddetta “prevalenza” (cioè il numero di persone ancora in vita che hanno avuto una diagnosi di tumore). Un dato che però – avverte la Rivista – include sia quei casi con ottima sopravvivenza sia quelli con tumori a elevata mortalità; e che, ancora, è spesso alterato dalle buone pratiche della sanità e di conseguenza sempre meno toccato dal tasso di mortalità. "Se si riesce a curare meglio le persone con tumore – ha spiegato Epidemiologia e Prevenzione - la loro sopravvivenza, e quindi la prevalenza, a parità di altre condizioni, aumenterà".
Per questi motivi, l’approccio scientifico è di solito “lo studio epidemiologico di incidenza e mortalità (corredato da adeguati controlli di qualità e dei fattori di distorsione)” e non “lo studio della prevalenza”, poiché solo il primo fornisce informazioni utili “per intraprendere ricerche sulla relazione tra una esposizione ambientale e una specifica malattia”. Il codice “048” dunque “scatta una fotografia istantanea (in un momento preciso) e dice quante persone in una popolazione vivono dopo aver avuto una diagnosi di tumore nel corso della vita (che sia stato diagnosticato pochi mesi o molti anni prima, fa lo stesso)”.
E allora a cosa può servire questo dato per l’epidemiologia? «I dati sulle esenzioni – spiega la Rivista - sono utili in molti casi e per molte malattie, ma solo se integrati in sistemi più complessi, in cui si tenga conto anche di altre informazioni sui cittadini assistiti dal SSN, come i ricoveri ospedalieri, le prescrizioni farmaceutiche, le prestazioni specialistiche».
Codice 048: cosa ne dicono gli epidemiologi - Epidemiologia e Prevenzione