Dalle prime notizie che trapelano dopo la "Cabina di Regia" coordinata dalla Provincia di Milano di oggi pomeriggio, una sola cosa sembra sicura: nonostante i 10 giorni consecutivi di sforamento dei limiti di PM10, raggiunti in effetti già lunedì 16, ma con ratifica dei dati centraline di oggi martedì 17, i provvedimenti del Protocollo provinciale, in primis il blocco parziale degli euro 3 diesel, che avrebbe dovuto essere proclamato oggi per domani, mercoledì 18, non sono scattati.

Ricordiamo che il "Protocollo d'intesa provinciale" è quello che prevede, in caso di superamento dei 50 mg/metro cubo di PM10 per 10 giorni consecutivi, il divieto aggiuntivo per i veicoli diesel Euro 3 senza fap, ma solo dalle ore 8.30 alle 18 se privati, dalle 7.30 alle 10 se commerciali. Più altre misure sui riscaldamenti (un grado in meno), sempre solo nel caso di 10 giorni consecutivi di sforamento polveri sottili.

Il blocco scatterà giovedì 19, con maggiore tempo così domani per diramare l'ordinanza da parte dei Comuni aderenti? Nemmeno quello, se nelle prossime ore ARPA certificherà con "ragionevole certezza", un peggioramento del tempo a partire da giovedì, in grado di abbassare le polveri sottili.

Ciò nonostante, dalle cronache dell'odierno incontro in Provincia, sarebbero stai comunque 17 contro 8, i Comuni della fascia A), guidati da Milano, pronti a fare partire il blocco da domani, mercoledì 18.

Sta di fatto che la misura più urgente e importante del Protocollo, quella del blocco degli Euro 3 diesel, a difesa della salute dei polmoni dei milanesi, non è scattata quando doveva scattare. Ora si attendono le reazioni dei cittadini e delle associazioni ambientaliste.