Polveri sottili. Protocollo ignorato e la pioggia non è bastata
Polemiche smog a Milano, protocolli provinciali e previsioni del tempo. Ora si può fare un bilancio dopo una settimana difficile e prendere atto di due cose: lo strumento antismog della Provincia è stato ignorato per "salvare" lo shopping; si è sperato nella pioggia, ma solo venerdì 20 livelli polveri sottili sotto i limiti
23 December, 2013
Lunedì 16 dicembre era iniziata una settimana molto difficile per Milano sul fronte smog, essendo ormai certificato che fossero arrivati a 10, da sabato 7 a lunedì 16 incluso, i giorni consecutivi con PM10 oltre il livello di guardia dei 50 mg/m3, nelle 10 centraline di Milano e provincia.
La Provincia di Milano aveva convocato la famosa "Cabina di Regia" per attivare il Protocollo d'intesa antismog, uno strumento già contestato da molti anche le pochissime volte in cui è stato attivato (soprattutto da chi ritiene che non si possa intervenire solo dopo 10 giorni di seguito di aria irrespirabile, ma che occorra farlo prima). Figuriamoci quando lo strumento, che in fondo non prevede un vero "blocco del traffico", ma soltanto un blocco "parziale" (per i veicoli commerciali è solo dalle 7 alle 10 del mattino) dei diesel Euro3, non viene nemmeno attivato, come si è fatto stavolta, per paura che potesse danneggiare pesantemente gli affari natalizi e prevedendo che fosse inutile, visto l'imminente maltempo previsto da ARPA Lombardia.
Sta di fatto che ora un bilancio si può fare e prendere atto dei dati molto significativi delle centraline di rilevamento, da martedì 17 dicembre (giorno in cui teoricamente avrebbe dovuuto scattare la limitazione Euro 3 diesel) a sabato 21, quindi di altri 5 giorni dopo i 10 consecutivi di superamento. Con l'eccezione di venerdì 20, quando davvero le concentrazioni di PM10 sono state abbattute dalla pioggia scendendo ad una media provinciale di 29 mg/m3, giovedì 19 (piovoso, ma non abbastanza da abbattere le altissime concentrazioni di mercoledì 18) e sabato 21 i livelli hanno ancora superato il limite dei 50 mg/m3.
Forse dopo questi giorni la Provincia dovrà rivalutare l'opportunità di derogare ancora, in futuro, ad uno dei pochi strumenti d'intervento di cui ci si era dotati, tant'è che la stessa Provincia aveva molto insistito in passato, perché la Regione spingesse anche altri Comuni ad adottarlo.
Qui si possono consultare i dati ambientali provinciali, da Fonte ARPA: