Prezzi minimi garantiti alle rinnovabili: che fine faranno?
Da GreenBiz del 30.12.2013
30 December, 2013
di Peppe Croce
Dopo mesi di studio l'Autorità per l'Energia elettrica e il Gas aveva emanato una delibera sui prezzi minimi garantiti alle rinnovabili che faceva risparmiare 190 milioni di euro. Ma il Governo, con il Dl "Destinazione Italia", ha fatto un pasticcio.
Sul fatto che i Governi facciano di tutto per gettare nel panico e nell'incertezza il settore delle rinnovabili ormai non ha più dubbi nessuno. La vicenda dei prezzi minimi garantiti alle rinnovabili è solo l'ennesima conferma di questo atteggiamento. La vicenda nasce parecchi mesi fa, quando l'AEEG inizia a ragionare sui prezzi minimi ai quali viene venduta l'energia elettrica prodotta dalle rinnovabili. Prezzi garantiti e fuori mercato, per assicurare la remunerabilità degli impianti puliti.
Lo studio dei nuovi prezzi minimi garantiti viene affidato al Politecnico di Milano che, nei mesi scorsi, arriva a formulare nuove tariffe per i kWh verdi. Più basse delle precedenti, ma ancora in grado di rendere economicamente validi gli investimenti già fatti nelle fonti rinnovabili. Con la delibera 618/2013, pubblicata il 19 dicembre, l'Autorità adotta i nuovi prezzi minimi garantiti per il 2014 e 2015. Per l'anno che sta arrivando l'AEEG pubblica una tabella, per il successivo una formula utile al calcolo dei futuri prezzi.
Secondo i calcoli dell'Autorità per l'Energia con questi nuovi prezzi minimi garantiti per le rinnovabili si dovrebbero ottenere risparmi in bolletta pari a circa 190 milioni di euro. Tutto bene, quindi? No, perché come al solito la politica ci mette lo zampino. A meno di una settimana dalla pubblicazione della delibera dell'AEEG, infatti, arriva in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge 23 dicembre 2013 n. 145. Il cosiddetto "Destinazione Italia", il decreto del rilancio dell'economia, nelle intenzioni del governo, ancre grazie al taglio dei costi dell'energia elettrica.