Tares 2013. Legambiente Mola di Bari: “La tariffa puntuale avrebbe evitato gli aumenti”
"Nei paesi dove la raccolta dei rifiuti si fa porta a porta – spiega il circolo Legambiente di Mola di Bari - gli aumenti potevano essere evitati". Il Comune poteva non applicare la Tares se fosse stata applicata la tariffa puntuale commisurata alla effettiva produzione dei rifiuti
11 January, 2014
I cittadini molesi stanno ricevendo in questi giorni i bollettini di pagamento per la TARES, il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi istituito nel 2011, definiti dal Comune. Con la TARES alcuni esercizi commerciali dovranno pagare fino a 50 euro al metro quadro. L’Amministrazione comunale ha dichiarato di non avere alcuna responsabilità per questi incredibili aumenti rispetto alla TARSU. Noi crediamo che questo non sia vero e che, nei paesi dove la raccolta dei rifiuti si fa “porta a porta”, gli aumenti potevano essere evitati.
Nel caso del comune di Mola, ad esempio, bastava applicare la cosiddetta tariffazione puntuale (una tariffa commisurata alla produzione dei rifiuti), dando seguito all’applicazione del capitolato di appalto del servizio di raccolta domiciliare dei rifiuti, e fare chiarezza sui costi che compongono la TARES (i costi di gestione dei rifiuti – decurtati dei proventi derivati dalla raccolta differenziata – e quelli relativi ad altri servizi Tra cui illuminazione pubblica, manutenzione delle strade, aree verdi,). Infatti, la legge n. 214/2011 (duemilaundici!), che ha istituito la TARES, afferma che i Comuni che hanno introdotto sistemi di tariffazione puntuale della quantità di rifiuti possono disapplicare la TARES per applicare una tariffa-corrispettivo. A definirlo è l’articolo 14 comma 29 del decreto-legge convertito con modificazioni dalla L. 22 dicembre 2011, n. 214: “I comuni che hanno realizzato sistemi di misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico possono, con regolamento, prevedere l'applicazione di una tariffa avente natura corrispettiva, in luogo del tributo”.
Del resto l’Amministrazione comunale tutto questo lo sapeva, tanto che il 4 dicembre 2012 ha approvato la delibera di giunta n. 281 per accedere ai finanziamenti regionali (fondi ECOTASSA) linea di azione 4.1 - “Integrazione con mezzi e attrezzature dei servizi di raccolta per massimizzare la qualità dei flussi dei rifiuti raccolti in modo differenziato” - e linea di azione 4.2 - “Integrazione del servizio di raccolta con strumenti dell’Information and Communication Technology” – destinate ai comuni pugliesi con percentuale minima del 25% di raccolta differenziata. Successivamente, con determinazione del dirigente del servizio ciclo dei rifiuti e bonifica del 1° marzo 2013, n. 30, la Regione ha concesso al Comune di Mola il finanziamento di 30.000 euro per le suddette misure, ma l’Amministrazione comunale non ha ancora utilizzato quel finanziamento che gli avrebbe consentito di disapplicare la TARES per applicare una tariffa-corrispettivo.
Forse non tutti sanno che i mastelli nei quali i cittadini molesi depositano i rifiuti differenziati sono dotati di transponder (il sistema elettronico di identificazione) personalizzati, previsti proprio per l’applicazione della tariffazione puntuale, che avrebbe premiato i cittadini più virtuosi nel fare la raccolta differenziata ed evitato aumenti indiscriminati.
I Capodieci, dalla campagna al mare - Legambiente Mola di Bari - www.legambientemola.eu