Rinnovabili: Aeeg, bene riduzione volontaria incentivi
Positiva, secondo Bortoni, la rimodulazione degli incentivi alle rinnovabili che permette di spalmarli in un arco di tempo più lungo, percependo però un sussidio minore. La novità, contenuta nel decreto Destinazione Italia, era stata accolta negativamente dalle associazioni di settore
14 January, 2014
Il decreto legge Destinazione Italia va nella giusta direzione per ridurre gli oneri in bolletta introducendo una riduzione volontaria degli incentivi per le fonti rinnovabili elettriche, aumentandone però la durata di sette anni. Lo ha detto il presidente dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas, Guido Bortoni, durante un'audizione sul dl davanti alle commissioni finanze e attività produttive della Camera.
"Questa autorità - ha detto Bortoni - già nel passato ha segnalato al Governo l'opportunità di adottare misure volte a ridurre strutturalmente il valore assoluto degli oneri derivanti dall'incentivazione della generazione elettrica da fonti rinnovabili", l'autorità è quindi la conclusione "concorda con tale previsione normativa".
Si tratterà, ha spiegato Bortoni, di una norma volontaria che potrà essere attivata dai singoli produttori che beneficiano di certificati verdi, tariffe omnicomprensive e tariffe premio, orientata a redistribuire nel tempo una parte degli oneri economici connessi all'incentivazione valorizzando l'intera vita tecnica degli impianti, senza però penalizzare gli investimenti già effettuati.
"L'opzione dà diritto a un aumento del periodo di incentivazione pari a 7 anni, a fronte di una riduzione immediata dell'incentivo stesso - ha chiarito il presidente - l'entità della riduzione sarà fissata in un successivo decreto in relazione al periodo residuo, al tipo di fonte, al tipo di incentivo e ai costi per la rimodulazione".