Roma, il neo presidente Ama Ivan Strozzi si dimette
Indagato per traffico di rifiuti dalla procura di Patti, in Sicilia, il neo presidente del Cda dell'Ama Ivan Strozzi si dimette: "Mi dispiace per l'equivoco, L'avviso di garanzia nei miei confronti riguarda fatti di cui non ho alcuna responsabilità". Estella Marino: "Roma ci chiede certezze"
16 January, 2014
Neanche una settimana e tutto è da rifare: Ivan Strozzi, neo presidente del Cda dell'Ama nominato il 9 gennaio dal sindaco Ignazio Marino e dalla sua giunta, si è dimesso su invito del sindaco stesso per la vicenda che lo vede coinvolto per traffico di rifiuti dalla procura di Patti, in Sicilia.
"Mi dispiace per l'equivoco", ha detto Strozzi, ammettendo di non aver mai avvisato il sindaco della vicenda. "Ho saputo della mia posizione il 15 ottobre, ma poi non mi ha più cercato nessuno, quindi pensavo, anche viste le accuse risibili, che la faccenda fosse archiviata, altrimenti non mi sarei candidato all'Ama. L'avviso di garanzia nei miei confronti riguarda fatti di cui non ho alcuna responsabilità".
"L'inchiesta - ha spiegato Ivan Strozzi - ipotizza l'esistenza di reati compiuti tra il 2005 e il 2008 da una società messinese, 'Nebrodi Ambiente'. Io sono entrato in 'Enia' nel 2006 e così sono diventato responsabile di una quota del 12% di 'Nebrodi Ambiente'. Ho liquidato la quota nel giro di dieci mesi ed Enia è così definitivamente uscita da Nebrodi Ambiente nel 2007. Con una prescrizione imminente questa faccenda si potrebbe considerare giuridicamente chiusa nel giro di poco tempo. Ma dichiaro fin da ora, che in caso di rinvio a giudizio, rinuncerò alla prescrizione".
"Scegliere gli amministratori in base alle competenze resta il metodo migliore per designare il presidente di AMA", ha detto Estella Marino ai microfoni di Radio Città Futura. "Ivan Strozzi, dichiaratosi estraneo alle vicende, avrà modo di chiarire la sua posizione, ma in questo momento Roma ci chiede una figura lontana da ogni sospetto che goda del rapporto fiduciario con il Campidoglio e i cittadini e possa serenamente trovare le soluzioni migliori per conseguire gli obiettivi che abbiamo fissato per la riduzione dei rifiuti, il riuso, il recupero e il riciclo".
Il sindaco Marino infine ha incontrato il ministro dell'Ambiente Andrea Orlando che "ha dato la sua disponibilità a valutare l'ipotesi di un nuovo commissariamento".
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