"In Italia prodotte 30 milioni di tonnellate di rifiuti nel 2013", intervista a Daniele Fortini di Federambiente | Video
Daniele Fortini, presidente di Federambiente, la federazione di Confservizi che associa le imprese pubbliche d'igiene ambientale di tutta Italia, anticipa ad Eco dalle Città i dati nazionali sulla produzione dei rifiuti nel 2013. "30 milioni di tonnellate in totale totali, di cui 13 milioni ancora affidate alle discariche. La differenziata si attesta al 41%"
17 January, 2014
Daniele Fortini, presidente di Federambiente, la federazione di Confservizi che associa le imprese pubbliche d'igiene ambientale di tutta Italia, anticipa ad Eco dalle Città i dati nazionali sulla produzione dei rifiuti nel 2013. L'occasione è la consegna del Premio Nazionale per la Riduzione dei Rifiuti indetto dalla Federambiente insieme a Legambiente e consegnato a Roma giovedì 16 gennaio. In Italia, nell'anno appena trascorso sono state prodotte "30 milioni di tonnellate in totale - dice Fortini - di cui 13 milioni vengono ancora affidate alle discariche, tutte nazionali. Si tratta di circa 330 impianti. Soltanto 7 milioni di queste 13 sono pretrattate, cioè hanno ricevuto un processo di minimizzazione del potenziale rischio di inquinamento". Per quanto riguarda la raccolta differenziata il dato nazionale dovrebbe attastarsi sul 41%, tra imballaggi ed organico, con dei distinguo importanti tra nord, centro e sud Italia. "Da una parte c'è l'Italia del nord, dove abbiamo il 55-58% di raccolta differenziata, con regioni campione come Emilia, Veneto, Friuli e Lombardia. Nel mezzogiorno purtroppo la situazione è diversa, con situazioni difficili come quelle di Calabria e Sicilia, dove siamo sotto il 10%". Rispetto agli altri paesi dell'Unione Europea, questo 41% di differenziata che valore ha?: "è un dato allineato ai migliori paesi europei. Nell'europa dei 27 siamo un paese mediano, nell'europa dei 15, quella dei fondatori siamo piuttosto in fondo nella scala della buona gestione del ciclo dei rifiuti. Il problema tuttavia è che gli altri paesi comunitari accompaganano il 40/50% di raccolta differenziata con altrettanto recupero di energia, noi invece siamo al 15%". Il premio indetto da Federambiente e Legambiente riguarda la riduzione dei rifiuti, che per il momento sembra dovuta soprattutto alla crisi economica: "La riduzione dei rifiuti generati è sicuramente più effetto della crisi, del ridotto potere d'acquisto dei cittadini, che non delle buone pratiche ambientali non c'è dubbio. Tuttavia le politiche di prevenzione sviluppate in qualche regione o comune sono esperienze importanti. ad esempio il riuso dei beni che viene garantito dal circuito dei mercatini in cui i cittadini vendono e comprano oggetti usati è un giro d'affari superiore ai 200 milioni di euro".