Gas, consumi in calo in Italia. Per il meteo e per la crisi
Secondo i primi dati di gennaio 2014, il consumo di gas naturale in Italia risulta in calo rispetto al primo mese del 2013. A incidere è stato il meteo, con temperature medie più alte nelle principali città, ma anche la crisi economica che continua ad
17 January, 2014
Cala il consumo di gas naturale in Italia. Effetto della crisi, che ha colpito d'altra parte anche i consumi elettrici, ma anche delle temperature più miti delle ultime settimane. Il dato arriva dal bilancio provvisorio relativo al mese di gennaio 2014 di Snam Rete Gas, la società leader in Italia nel trasporto e dispacciamento di gas naturale. Secondo i dati provvisori pubblicati dall'azienda, le quantità di gas trasportato dal 1 al 16 gennaio di quest'anno si aggirano sui 162 milioni di GJ (GigaJoule). Nel 2013, nello stesso periodo, erano stati quasi 178 milioni.
Un calo dei consumi su cui può aver influito una temperatura ambientale nel complesso più mite rispetto a quella dello scorso anno. A Milano, ad esempio, la temperatura media di gennaio 2013 è stata di 3,2 gradi Centigradi ( 0,3 la minima e 6,2 la massima), mentre nei primi 16 giorni di quest'anno il valore è stato di 5,4 (3,3 gradi per la minima e 7,7 di massima). Il 2014, finora, è stato più freddo, in valore assoluto, a Torino: 3,9 gradi di media dall'inizio dell'anno, con una forte escursione termica (0,9 di minima e 7,9 di massima ), ma a gennaio 2013 aveva fatto ancora più freddo: 3°C di media, -0,9 di notte e 8 gradi di giorno.
A Roma, la temperatura media di gennaio 2014 è stata finora di ben 9 gradi, con addirittura 12,8 di massima e 5,4 di media. L'anno scorso il valore generale era stato di oltre un grado più basso (7,8 gradi centigradi), con una differenza significativa nelle ore serali e notturne, quelle in cui si ricorre più spesso all'accensione dei termosifoni nelle case (media minima a gennaio 2013, 4,1 gradi, massima 12,2). Sempre nella capitale, grosso aumento dell'umidità: 90,8% contro l'84% del 2013. Stessa situazione anche a Napoli, dove la colonnina di mercurio aveva registrato, a gennaio dello scorso anno, una media tonda tonda di 10 gradi, con 6,1 di minima e 13,7 di massima. Quest'anno siamo a ben 11,4 °C di media (7,6 di minima e addirittura 15,1 di massima), mentre l'umidità è salita dal 78,1 all'80%.
Già a dicembre 2013, tra l'altro, si era registrato un decremento dei consumi, in flessione del 4,3% rispetto allo stesso mese del 2012. A consumare meno, non a caso, sono stati soprattutto le utenze civili, in contrazione dell'8,5% rispetto all'anno precedente. Confrontati con quelli di dicembre 2011, quando la temperatura era stata più mite, i consumi dicembrini risultano invece maggiorati del 2,1%.
Anche su base annuale, infine, il consumo di gas naturale in Italia risulta in diminuzione. Secondo altri dati Snam Rete Gas, elaborati dalla Staffetta Quotidiana, nel 2013 l'Italia ha consumato 69,5 miliardi di metri cubi di gas, con un calo del 6,4% rispetto al 2012. Il trend negativo si era registrato già due anni fa, con un decremento del 4,1% rispetto al 2011. I consumi dell'anno appena concluso, in particolare, sono risultati molto prossimi al valore del 2002, quando gli italiani avevano consumato 70,5 miliardi di metri cubi di gas.
Sul dato annuale, però, più che il meteo clemente sembra aver influito il perdurare della crisi economica nel nostro Paese. La flessione più pronunciata, infatti, si registra nel settore termoelettrico, con un calo del 16,5% sul 2012 e addirittura del 25,7% sul 2011. Segue l'industria, con una flessione dello 0,8%. Il settore civile, invece, non ha fatto registrare sostanziali variazioni (-0,1% sul 2012 e +0,5% rispetto al 2011).