A Roma coupon in cambio di bottiglie, Plasturgica reinventa il riciclo
Avviato a Roma in zona Talenti il primo progetto della ditta svizzera. Gli utenti riceveranno coupon e sconti in cambio di bottiglie di plastica e lattine. Come funziona? Ce lo spiega Vittorio D’Orazio di Plasturgica
20 January, 2014
Inserisci la bottiglia e prendi il tuo coupon: a Roma i rifiuti si trasformano in sconti grazie all’iniziativa dell’azienda Plasturgica.
L’azienda Plasturgica è leader in Europa del Plastic Upcycling, ovvero il processo di conversione di materiali plastici in materiali o prodotti di migliore qualità. Per fare questo è ovviamente necessario raccogliere la materia prima: plastica, vetro, alluminio, o meglio come si dice tecnicamente “materia prima-seconda”
Plasturgica si è specializzata in PET , quella delle bottigliette d’ acqua.
Ed è proprio in questo senso che l’azienda si sta muovendo a Roma con una iniziativa davvero particolare. È stato infatti installato a piazza Capri (Municipio III - Talenti/Montesacro) il primo di una serie di compattatori in grado di ridurre il volume dei rifiuti fino al 90%. I macchinari hanno le dimensioni di un armadio e possono essere installati nei negozi, nelle scuole e negli uffici. Il budget per l’area Roma, è di 100 elettrocompattatori per il 2014.
Ma qual è la reale novità ? Quali i vantaggi per i cittadini? Vittorio D’Orazio, agente romano della Plasturgica lo ha raccontato ad Eco dalle Città.
“Questi macchinari offrono vantaggi a tutta la cittadinanza; non sono solo dei compattatori di materiale, quali le bottiglie d’acqua , ma consentono di mettere in moto l’economia di un quartiere o di una città. Infatti, ogni qualvolta viene immessa una bottiglia all’interno del macchinario, immediatamente verrà emesso un coupon con sconti ed offerte spendibile in uno degli esercenti convenzionati. In più, l’esercente, l’azienda o l’ente che vorrà ospitare il macchinario avrà una riduzione della tanto temuta Tares.”
Quali sono i costi per l’affiliazione?
“Non vi sono costi di affiliazione. I couponer, cioè gli esercizi commerciali, pagano il servizio di raccolta qualitativo a Plasturgica, facendo comunicazione ai clienti educati ed interessati a questo ramo dell’ecologia.
Difatti, il materiale inserito non è “un rifiuto”, ma un concreto gesto che nasce dal cittadino “all’avvio di impianti di riciclo privato” ( così come dice la normativa ) in quanto “non intende disfarsi”, ma bensì trarsi vantaggio economico, in controtendenza a quanto definisce il regolamento in materia di rifiuti. I costi che sopportano i Couponer, ovvero per inserire i propri coupon nel macchinario, sono davvero irrisori. Per chi vorrà ospitare la macchina invece potrebbe essere senza alcuna spesa, se vi sarà una raccolta in certe quantità al giorno. Noi di Plasturgica ci occuperemo direttamente dell’installazione e dell’assistenza, nonché del recupero del materiale e della spedizione verso il centro di raccolta”.
Parliamo di consumi.
“I consumi della macchina sono ovviamente bassissimi. La Plasturgica è attenta all’ambiente anche in questo senso. La tecnologia, la meccanica, la telemetria ( ogni macchina è controllata in rete internet ) sono delle più sofisticate. Ogni macchinario è infatti dotato di un sistema di standby intelligente: una fotocellula attiva la elettrocompattatore solo quando viene introdotta la bottiglia mentre il resto del tempo rimane dormiente.”
È il primo tentativo in Italia?
“No, abbiamo già felicemente lanciato la stessa iniziativa in Brianza, vicino alla sede della Plasturgica, che è in Svizzera nel Canton Ticino, subito dopo Como e Varese, dove sono stati già resi attivi alcuni compattatori uguali a questo romano. Ma in questo periodo lo stesso tipo di macchina sta per essere installato anche a Firenze, Napoli, Messina, Bari, Venezia, Torino. Nel 2014 saranno in Italia almeno 500”.
Si possono riciclare tutti i materiali plastici con questi macchinari?
“Purtroppo riciclare la plastica non è facile come potremmo immaginare. Soprattutto perché esistono molti tipi diversi di plastica che si differenzia a seconda del colore, della composizione e dello spessore. Per ora i compattatori che abbiamo a Roma sono stati installati per il ritiro di materiale in PET e delle lattine di alluminio, ma in un prossimo futuro ne saranno installati altri in grado di ricevere i flaconi in HPDE e LPDE. Ogni materiale plastico necessità di accorgimenti tecnici specifici, vuoi per potenza impiegata, o temperatura di azione della parte meccanica per la deformazione della plastica in forma compattata”.
Che fine fa la plastica raccolta nei macchinari?
“Tutte le bottiglie e le lattine vengono stipate in un centro temporaneo di conferimento che provvederà a compattarle ulteriormente in balle da 300 chili che verranno poi spedite in speciali centri di riciclo upcycling dove gli verrà data nuova vita”.
Questo progetto ha un motto?
"Sì, le bottiglie in PET sono l’oggetto più touch ( nel senso di toccato ) al mondo. Il nostro ufficio marketing e sviluppo, ci ha insegnato che dove c’è una bottiglia c’è un cliente e di bottiglie d’acqua in PET ce ne sono tante, specialmente a Roma, con l’estate che sta arrivando".