Automobili in calo, Federauto chiede defiscalizzazione per i privati che incentivi l'acquisto
Si vendono più biciclette che automobili, calano i consumi di carburante, calano le immatricolazioni: Federauto chiede aiuto al Ministro dello Sviluppo Zanonato "la defiscalizzazione dell'automobile, dall'acquisto all'utilizzo" per convincere i cittadini a tornare al volante
22 January, 2014
L'automobile si usa meno, e questo è un dato di fatto: sarà la crescente attenzione per l'ecologia, sarà per scelta salutistica, sarà, soprattutto, la crisi. Mentre cresce la massa critica di ciclisti e scoppia la moda del car sharing, immatricolazioni e consumi di carburante per autotrazione sono stati in calo quasi costante negli ultimi anni.
Rispetto al 2012 si sono perse 100.000 immatricolazioni, -7,1% rispetto alle 1.403.010 dell’anno passato (articolo completo qui), mentre benzina e gasolio per autotrazione hanno perso – assieme – il 3,1%, una riduzione che va a sommarsi a quella ancora più consistente del 2012: - 10,3%.
E per quanto l'auto privata resti il mezzo più utilizzato dagli italiani, il numero di spostamenti effettuati con questo mezzo si è ridotto drasticamente negli ultimi anni, con un calo del 20% circa tra 2010 e 2012, che non ha dato segnali di una possibile inversione di tendenza nell'ultimo anno, anzi: la congestione del traffico urbano sembrerebbe ridimensionata, per quanto in modo piuttosto discreto. (Si vedano gli esempi di Milano, Palermo e Torino).
Insomma, secondo Federauto, è arrivato il momento di correre ai ripari, e lo fa chiedendo aiuto al ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato.
“Defiscalizzare l’auto dall’acquisto fino al suo utilizzo è in questo momento l’unico antidoto per curare la depressione dei consumi che ha investito un settore che è la cartina di tornasole dell’andamento generale dell’economia del nostro Paese” ha dichiarato Filippo Pavan Bernacchi "Per questo abbiamo presentato al ministro Zanonato un pacchetto di proposte per l’attuazione di politiche di defiscalizzazione per i privati e le aziende. Senza questa cura l’automotive italiano, già fanalino di coda dell’Europa in termini di immatricolazione e di anzianità del parco circolante, resterà schiacciato da un’insostenibile pressione fiscale che sta mettendo in ginocchio gli automobilisti e i concessionari italiani".
Secondo il presidente di Federauto, il Ministro Zanonato ha dimostrato una "prudente attenzione" nei confronti dell’automotive volta a non generare false aspettative dichiarando che valuterà, all’interno della neo costituita Consulta, eventuali azioni che incontrino le esigenze della filiera”.
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