Con STARS faremo pedalare di più gli studenti di Milano
Intervista a Fabio Lopez Nunes, direttore del Progetto Ciclabilità del Comune di Milano che, con il progetto europeo STARS e il nostrano #BICIttadini, ha in pista due importanti iniziative per convincere gli studenti ad usare di più la bicicletta per andare a scuola. Con STARS l'obbiettivo è anche formare una decina di "Ambasciatori delle due ruote" tra gli studenti
23 January, 2014
Sono due i progetti di ciclabilità che il Comune di Milano sta seguendo: #BICIttadini, di cui ECO ha recentemente parlato, grazie al finanziamento della Fondazione Cariplo, e STARS, che grazie al budget dell'UE e la collaborazione con otto città europee, si ripromette di diffondere l’uso della bicicletta nel tragitto casa-scuola, soprattutto per gli studenti di medie e superiori.
Ne abbiamo parlato con Fabio Lopez Nunes, direttore del Progetto Ciclabilità del Comune di Milano, per capire le caratteristiche dei due progetti e le loro differenze.
#BICIttadini è il progetto finanziato dalla Fondazione Cariplo, che nasce soprattutto per valorizzare due piste ciclabili già esistenti - la Maciachini-Parco Nord e la Lodi-Chiaravalle - ed incentivare gli alunni delle scuole primarie di secondo grado (le vecchie elementari) e secondarie di primo grado (le vecchie medie) - una decina in tutto le scuole - che si trovano su quei percorsi, ad utilizzare la bicicletta per andare a scuola. E' un progetto che vuole innanzitutto valorizzare delle piste ciclabili già esistenti e gode del finanziamento della Fondazione Cariplo per circa 250.000 euro. Dentro ci sono anche i soldi per installare nuove rastrelliere presso le scuole, aumentare le indicazioni delle piste ciclabili, mettere degli ecototem di spiegazione. E' un progetto che entra nel vivo ora, appoggiato anche da Amat e Fiab, con orizzonte temporale di un anno abbondante. Lo scopo è quello di sensibilizzare gli scolari e i genitori delle classi coinvolte e poi monitorarne gli sviluppi.
Quali sono le differenze col progetto STARS?
STARS è un progetto europeo e un po' più ambizioso. Non è legato solo alla ciclabilità, ma anche alle pratiche ambientali di riduzione di CO2. Incentivare la mobilità ciclistica è una delle leve da utilizzare sulla mobilità in generale, per puntare agli importanti obiettivi europei di riduzione di CO2. Sono otto le città coinvolte: Milano, Londra, Madrid, Edimburgo, Budapest, Cracovia, Bielefeld e la provincia olandese di Noord-Brabant. L'arco temporale qui è più lungo, triennale, da marzo 2013 a marzo 2016, e si propone di coinvolgere direttamente gli studenti tra gli 11 e 19 anni, aumentando la consapevolezza dei vantaggi della mobilità ciclistica, per eleggere nelle scuole dei veri "Ambasciatori delle due ruote".
Ci sono delle precise percentuali sugli studenti italiani che attualmente vanno a scuola in bici e sugli obbiettivi che si vogliono raggiungere?
Non sulla popolazione studentesca, mentre gli ultimi dati complessivi sugli spostamenti a due ruote in Italia parlano di un misero 3,8%, contro una media europea è del 9,45%. A Milano però questa percentuale è già salita al 6,6%, dopo i progressi fatti ultimamente nel promuovere la bicicletta.
Certo, riguardo la mobilità ciclistica scolastica siamo molto indietro rispetto all'Europa. Tempo fa, confrontandomi con un collega danese, sono venuto a sapere che là i progetti di mobilità ciclistica scolastica hanno il problema opposto: ad Elsinore (DK), cittadina di 60.000 abitanti a nord di Copenaghen, si concentrano per convincere i pochi rimasti a non farlo: hanno un 7% ragazzini che ancora non vanno a scuola in bici e vorrebbero convincerli.
Cosa prevede in specifico il progetto STARS?
Insegnare quanto sia superfluo l’uso dell’auto, soprattutto negli spostamenti brevi. Sensibilizzare oggi chi prenderà la patente di qui a breve. L’obiettivo è sostituire almeno il 5 per cento delle auto con altre forme di mobilità sostenibile. Stiamo iniziando le attività con le classi, si parte a febbraio, il progetto viene proposto a tutta la città. Vengono mappati percorsi sicuri per riuscire adarrivare a lezione in bici, organizzati laboratori pratici di manutenzione e saranno formati una decina di “ambasciatori della bicicletta”, incaricati di sensibilizzare i compagni.
Qual è il budget di STARS?
Sono circa 180.000 euro, di cui 140.000 dall'UE e il resto dal Comune di Milano.
Com'è la reazione delle scuole a questi progetti sulla bicicletta?
In generale positiva. Dove non c'è interesse al progetto, è perché le scuole, i presidi, non sono convinti sulla sicurezza. Non ritengono la ciclabilità a Milano sufficientemente sicura per i ragazzi, al punto tale da incentivarla.
Comunque noi ci prefiggiamo qualche punto % in più di aumento della ciclabilità scolastica e soprattutto creare un effetto virale sui ragazzi, generare consapevolezza sull'uso della bicicletta e i suoi vantaggi. Fare capire anche che la bicicletta è libertà.