Rifiuti, Regione Lazio approva risoluzione della maggioranza. I Comitati sono contrari
Si è tenuta presso la Regione Lazio una seduta straordinaria dedicata ai rifiuti: approvata la risoluzione della maggioranza, bocciate quelle presentate da M5S e dai gruppi di centro destra. I Comitati Cittadini: “Analisi pasticciate della situazione”
23 January, 2014
Si è conclusa ieri sera, 22 gennaio, la seduta straordinaria dedicata ai rifiuti della Capitale presso la Regione Lazio. Dopo un lungo dibattito in aula, con 13 interventi di tutti i gruppi consiliari, seguito all'introduzione del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il Consiglio regionale, presieduto da Daniele Leodori, ha approvato la risoluzione firmata dai capigruppo di maggioranza nella quale si ribadisce piena fiducia “nell'attuale amministrazione regionale che ha affrontato fin da subito l'emergenza rifiuti a Roma” e si impegna la Giunta “a verificare tutte le autorizzazioni rilasciate, a partire da quella dei Monti dell'Ortaccio”, si ribadisce la contrarietà della Regione ai siti di Monti dell'Ortaccio e di Riano, si impegna l'amministrazione a “costituirsi parte civile nei procedimenti penali in corso” a “sostenere attivamente la riduzione della produzione dei rifiuti'', a promuovere la ''creazione di banche del riuso”, a proseguire “nell'azione di crescita della raccolta differenziata, a partire dal Comune di Roma” e nel lavoro di programmazione per il superamento dell'emergenza. Gli ultimi impegni, infine, riguardano la responsabilizzazione dei territori e la prosecuzione del risanamento della Regione attraverso la chiusura delle “altre megadiscariche presenti”. Bocciate invece le risoluzioni presentate dal M5S e dai gruppi di centro destra.
I Comitati Cittadini provenienti da molto territori della regione e presenti al consiglio affermano in un comunicato stampa: “Analisi molto pasticciate della situazione attuale, pochi cenni agli arresti eccellenti che hanno decapitato l'intreccio di interessi tra politica ed imprenditoria privata. Il Presidente Zingaretti ha confermato lo studio progettuale della Confservizi, che altro non è se non la riproposizione del quadro basato su discariche, tmb, inceneritori, in continuità con le logiche del 'Supremo Cerroni'. Evidentemente, i politici regionali sono stati colti impreparati dall'inchiesta della Magistratura e non hanno un piano di riserva. I Comitati del Lazio continuano e ribadiscono una linea di difesa dei territori, anche attraverso un piano rifiuti che abolisca definitivamente il ricorso ad impianti nocivi”. Inoltre, il Comitato Rifiuti Zero Fiumicino scrive: "La risoluzione del M5S chiedeva l'ovvio impegno, a fronte delle 500 pagine di indagine che hanno portato all'arresto di Cerroni, dei suoi più stretti collaboratori e di amministratori locali, personaggi politici che costa fatica definire illustri, di verificare la regolarità delle procedure autorizzative degli impianti di Cerroni, il monitoraggio sulla salute nelle zone che ospitano impianti inquinanti, sospensione di tutte le procedure autorizzative su attività in capo a Cerroni. Il governo regionale, la maggioranza di Zingaretti - continua il Comitato - ha deciso che i cassetti che custodiscono le autorizzazioni rilasciate ed in itinere devono restare ben chiusi! Cerroni deve restare l’unico responsabile perseguibile di questo sporco malaffare!". (In allegato il comunicato stampa integrale del Comitato Rifiuti Zero Fiumicino)
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