Milano: presto nuovi varchi per controllare l'inquinamento del traffico pesante
Milano prepara un'area antismog allargata per monitorare il traffico pesante. Venti nuovi varchi lungo l'anello delle tangenziali e "scatole nere" collegate su alcuni mezzi pesanti da cantiere. Entro il 2014. Il progetto di monitoraggio si chiama "Converse", è sostenuto da Ministero Ambiente, Regione e Comune - da Corriere.it del 26.01.2014
26 January, 2014
di Armando Stella
Due zone videosorvegliate all’interno della città. Il nucleo storico, una Ztl di 8,2 chilometri quadrati protetta dalla cerchia daziaria sui Bastioni: il confine dell’AreaC. E un cerchio molto più largo, quasi ricalcato sull’anello delle tangenziali, la futura «Low emission zone» per il controllo del traffico pesante e più inquinante.
La geografia della Milano antismog sarà completata da una nuova «cintura» di telecamere. Venti varchi elettronici saranno posizionati da via Mecenate a via Rogoredo, in viale Monza, in via Lessona, in via Cassinis e sulle altre strade d’ingresso in città: sono i primi «cancelli» sperimentali di un progetto che complessivamente prevede l’installazione di 106 telecamere sul perimetro urbano e migliora la capacità di gestione delle politiche ambientali.
«MODELLO LONDRA» - Gli appalti sono stati assegnati. I cantieri stanno per entrare nella fase esecutiva. In due anni, dal debutto della congestion charge a oggi, la giunta Pisapia ha importato e parzialmente ricostruito il «modello Londra». Un ticket d’accesso alla City e una Zona a bassa emissione per governare la filiera dei cantieri: dalle betoniere ai grossi furgoni, dalle escavatrici ai camion. Manca un solo elemento, che verrà affrontato più avanti: la tassa sui mezzi pesanti. «Non è un tema d’attualità applicare o meno un divieto o un pedaggio - riflette l’assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran -. Credo che si debba prima ragionare con le categorie. Il dato di fatto è un altro: il numero di vecchi veicoli Euro 0 è impressionante (oltre 25 mila, ndr ), ma potrebbe essere aggredito da una campagna nazionale e regionale specifica». Tradotto dal politichese: per ora il Comune si limiterà a misurare i flussi di traffico, a studiare i tragitti e a calcolare le emissioni di polveri sottili.
NESSUN TICKET PER I TIR - Niente ticket per i Tir e nessuna multa, dunque. In futuro, chissà: la giunta potrebbe utilizzare i varchi intelligenti per stabilire eventuali finestre orarie di accesso a Milano e introdurre uno schema di tariffe. C’è un investimento pubblico di 4,3 milioni di euro - suddiviso tra ministero dell’Ambiente, Comune e Regione - dietro il progetto Converse. Oltre 400 mila euro sono stati spesi per acquistare un migliaio di «scatole nere» da installare sui mezzi da cantiere (oltre 3,5 tonn): le centraline mobili «On board unit» consentiranno al sistema informatico di tracciare gli spostamenti e le velocità dei veicoli (i software dialogano sia con le telecamere di Converse sia con la piattaforma di Area C). Questa massa di informazioni sarà raccolta e pubblicata sul portale Internet della Mobilità (Maran: «Sarà il punto di accesso unificato per conoscere tutto quel che riguarda la mobilità pubblica, privata e lo stato della sosta all’interno del sistema delle tangenziali») e integrata nel database Open data di Palazzo Marino. Primo obiettivo: censire le classi inquinanti e ipotizzare una serie d’interventi per il contenimento dello smog. Sul lungo periodo: utilizzare i varchi di confine per sanzionare i mezzi che non rispettano la legge regionale sulla qualità dell’aria e i divieti di circolazione stagionali (ma serve prima una correzione normativa).
LE PIATTAFORME DI CONTROLLO - Le telecamere del progetto Converse saranno attivate, assieme alle scatole nere, nella seconda metà del 2014. Conclude Maran: «Milano sarà città pilota per tutta la Regione. Le diverse piattaforme di controllo interagiranno tra loro con lo scopo di ridurre l’inquinamento da mezzi pesanti in ambiente urbano, definire strumenti e politiche di tracciamento dei veicoli merci e da cantiere, approfondire gli studi sulle effettive emissioni nel ciclo di guida urbano e gestire, trattare ed elaborare dati per ricavare in tempo reale i tempi di percorrenza e lo stato della rete stradale».