Rifiuti, obiettivo di riciclo. Il Ministero dell'Ambiente comunica alla UE il metodo di calcolo
In linea con quanto richiesto dalla decisione 2011/753/EU, il Ministero dell’Ambiente italiano ha comunicato alla Commissione Europea il metodo di calcolo da utilizzare per la verifica del raggiungimento dell’obiettivo di riciclaggio dei rifiuti urbani imposto dalla direttiva europea 2008/98/CE
29 January, 2014
Sulla base giuridica del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, e considerata la direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti, la Commissione europea nella Decisione 2011/753/EU aveva indicato quattro diversi metodi per effettuare il calcolo dell’obiettivo di riciclo ed ha lasciato agli Stati Membri la scelta del metodo da utilizzare.
In particolare all'articolo 11, paragrafo 3, la Commissione aveva definito le modalità dettagliate di attuazione e di calcolo al fine di stabilire un obiettivo da raggiungere al 2020 per quanto riguarda la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti urbani e assimilati pari al 50%.
I 4 metodi proposti dalla Commissione variano a seconda delle tipologie (rifiuti domestici o urbani) e frazioni merceologiche che è possibile includere nel calcolo. Il metodo scelto dal Ministero è quello indicato dalla Commissione come metodo 2 e le frazioni merceologiche da conteggiare sono esclusivamente le seguenti: carta e cartone, plastica, metalli, vetro, legno, frazione organica.
Il calcolo è una semplice percentuale: la quantita' riciclata di rifiuti domestici (costituiti da carta, metalli, plastica e vetro e di altri flussi specifici di rifiuti domestici, o rifiuti simili) viene calcolata in rapporto alla quantita' totale prodotta di rifiuti domestici (costituiti da carta, metalli, plastica e vetro e di altri flussi specifici di rifiuti domestici, o rifiuti simili).
Fonte: http://www.minambiente.it/notizie/obiettivo-riciclaggio-dei-rifiuti-urbani