Bolzano e i gas serra. Nel 2030 un taglio dell’80%
Il capoluogo altoatesino si conferma luogo di sperimentazione e di buone pratiche contro la CO2. Dal bonus volumetrico ai consulenti energetici condominiali, dai progetti europei al 75% degli spostamenti urbani fatti a piedi, in bici o con i mezzi pubblici. Una città che guarda all’Europa
30 January, 2014
di Pietro Mezzi
Si sono spenti da poco i riflettori della nona edizione di KlimaHouse di Bolzano - la principale manifestazione dedicata all’edilizia e all’energia - e, nonostante la crisi, l’appuntamento fieristico cresce ed è capace di guardare avanti e di puntare all’innovazione. Bolzano, insomma, si conferma la capitale italiana dell’energia e dell’eco-efficienza, anche grazie alla storica presenza dell’Agenzia CasaClima, la struttura pubblica della Provincia autonoma che si occupa della certificazione energetica degli edifici.
Ma è proprio così? O meglio, Bolzano città, riflette il clima positivo che si respira nei giorni della fiera e nelle politiche pubbliche provinciali? Da ciò che emerge dall’esame dei documenti ufficiali, sembrerebbe proprio di sì. Il capoluogo bolzanino è infatti una delle poche città italiane che, da tempo, si è posta l’obiettivo della riduzione drastica delle emissioni di CO2.
“Nel 2010, uno studio da noi commissionato, sulla base dei dati di tre anni prima, quantificava le emissioni di CO2 della città di Bolzano - afferma Helmut Moroder, direttore generale del Comune - in 10 tonnellate/anno per abitante. Lo stesso studio fissava obiettivi ambiziosi per la nostra città: abbiamo infatti deciso di scendere a 2 tonnellate/anno per abitante entro il 2030: un taglio dell’80% dei gas serra in soli 20 anni. Siamo andati oltre gli obiettivi fissati dall’Europa. Ma non ci siamo fermati qui: gli edifici cittadini rispetteranno, prima delle scadenze previste, i requisiti di edilizia a energia quasi zero”.
Ad avviare la rivoluzione energetica di Bolzano non è stata tanto la coscienza ambientalista degli abitanti, ma i possibili risparmi indotti grazie ai piani energetici e ai regolamenti edilizi comunali. “Nel 2009 abbiamo calcolato che per una città come la nostra, di 100 mila abitanti, il risparmio sarebbe stato di 160 milioni di euro all’anno, 1.600 euro a persona. Un cifra enorme risparmiata e da investire in altri settori. Solo sull’acquisto di gas, abbiamo calcolato che i minori costi sarebbero stati di 46 milioni di euro. Un cifra annuale da investire per venti anni. Questa è stata la leva fondamentale della rivoluzione bolzanina”.
Il Comune di Bolzano può contare su una strumentazione molto ben fornita di piani e progetti. “Tre anni dopo l’inventario del 2007 - afferma Emanuele Sascor, direttore dell’ufficio di Piano CO2 e Energia del comune di Bolzano - abbiamo aderito al Patto dei Sindaci e, successivamente, ci siamo dotati del Piano d’azione per l’energia sostenibile, con cui abbiamo ricalcolato le emissioni del 2007. Abbiamo anche costituito un ufficio dedicato, che ha il compito di coordinare le attività interne ed esterne. Oggi il Comune sta attuando diversi interventi di riqualificazione energetica del patrimonio esistente. Grazie a una delibera della giunta provinciale dello scorso anno e su spinta del Comune, è infatti possibile utilizzare un incentivo volumetrico, il bonus cubatura, che consente un incremento del 20% della cubatura esistente qualora l’edificio venga riqualificato con il raggiungimento della classe energetica C di CasaClima. Un incentivo interessante, in quanto consente di realizzare, in un edificio di cinque piani, un piano in più. La città insomma sta crescendo in verticale e si sta riqualificando energeticamente”.
Ma l’impegno bolzanino non si ferma qui. “Partecipiamo - continua Sascor - a un progetto europeo, Epourban, grazie al quale sono state attivate dieci consulenze gratuite da parte esperti di varie discipline a vantaggio di dieci condomìni, con lo scopo di individuare le modalità di risanamento energetico e ridurre così i consumi. Nel 2014 toccherà ad altri dieci condomìni. Partecipiamo anche a un altro progetto europeo, Sinfonia, che coinvolge città di altri paesi europei e che si pone l’obiettivo, per Bolzano, di risanare, in classe A, 451 alloggi di edilizia agevolata di proprietà del comune e dell’Istituto provinciale per l’edilizia sociale, di dotare i complessi di fonti di energia rinnovabile e di installare nei quartieri di illuminazione intelligente grazie agli smart point. L’ultimo dei progetti a cui stiamo lavorando riguarda la realizzazione della rete di teleriscaldamento, in relazione al funzionamento e allo sfruttamento del calore del termovalorizzatore cittadino, che sarà pronta nel 2019”.
Oltre a questo, negli anni, le varie amministrazioni cittadine hanno puntato sulla mobilità sostenibile, con 50 km di piste ciclabili, che diventeranno 65 nel 2020. “Ma il dato che ci fa inorgoglire - aggiunge il dirigente - riguarda gli spostamenti modali in città: il 75% del totale degli spostamenti avviene a piedi, in bici e con i mezzi pubblici. Solo un quarto degli spostamenti avviene con l’automezzo privato”. Il nuovo obiettivo di mobilità sostenibile riguarda la riduzione del traffico veicolare privato. Il Comune ha in programma la realizzazione e la messa in esercizio del metrobus, che collegherà Bolzano con Oltre Adige, con un mezzo ribassato, snodato, in corsia preferenziale che dovrà ridurre una buona fetta di traffico privato in entrata e uscita dalla città.
Quello che in altri comuni è ancora un obiettivo lontano, per Bolzano è realtà da tempo, come l’obbligo di dotare le nuove abitazioni di almeno il 35% di fonti rinnovabili per i fabbisogni energetici e il 50% per l’acqua calda sanitaria. E poi un software che consente di dimostrare l’idoneità dei tetti cittadini a ospitare pannelli fotovoltaici e solari. Norme che hanno portato a un incremento notevole del numero di impianti di fotovoltaici e di potenza installata: nel 2006 era presente un solo impianto con 16,7 kW di potenza installata; alla fine del 2013 sono stati contati 155 impianti con 13.989 kW di potenza.
“Nel novembre 2012 - conclude Soscar - abbiamo chiamato a raccolta tutti gli amministratori di condomìni per presentare tutte le azioni del Comune in campo energetico e ambientale”.
Bolzano insomma investe sulla sostenibilità, in questo aiutata dalle leggi della provincia di autonoma. Che prevedono un patto di stabilità provinciale. Non statale.