Scambio sul posto: le associazioni contro l'ipotesi di abbassare i limiti
AssoRinnovabili, il Coordinamento FREE, GIFI e IFI protestano contro l'ipotesi di abbassare, con un emendamento al DL Destinazione Italia, i limiti per l'accesso allo scambio sul posto
30 January, 2014
Per effetto di un emendamento di fonte governativa al DL 145 “Destinazione Italia”, il limite per usufruire dello scambio sul posto potrebbe essere abbassato da 200 kW a 20 kW. Lo scrivono, in una nota congiunta, le associazioni Coordinamento FREE, GIFI, assoRinnovabili e IFI, chiedendo con decisione al Parlamento di respingere questa proposta. Nel loro comunicato, le sigle delle rinnovabili sostengono che l'emendamento in questione, dopo le alle altre norme già contenute nel DL Destinazione Italia, a cominciare dalla “spalmatura” degli incentivi, rappresenterebbe “l’ennesimo colpo basso alle rinnovabili”.
«Nascondendosi dietro il paravento di una riduzione delle bollette elettriche, che avrebbe un’incidenza del tutto trascurabile - scrivono Coordinamento FREE, GIFI, assoRinnovabili e IFI - si va ad impattare enormemente su quasi 50.000 piccoli impianti gestiti prevalentemente da quelle piccole e medie imprese che compongono l’ossatura manifatturiera portante del nostro Paese e che dallo scambio sul posto avevano trovato una modalità di riduzione dei costi energetici, peraltro i più elevati nel contesto nazionale.
Per questo chiedono a tutti i Parlamentari di votare contro l'emendamento che abbasserebbe i limiti da 200 a 20 kW. Lo scambio sul posto è un meccanismo di incentivazione che permette al titolare di un impianto a fonti rinnovabili di ottenere dal GSE una compensazione tra il valore dell’energia elettrica prodotta e immessa in rete e quello dell’elettricità prelevata e consumata in un periodo diverso da quello in cui avviene la produzione. Attualmente la possibilità dello scambio sul posto è aperta agli impianti alimentati da fonti rinnovabili di potenza fino a 20 kW oppure di potenza fino a 200 kW se entrati in esercizio dopo il 31 dicembre 2007 (oltre che a tutti gli impianti di cogenerazione ad alto rendimento di potenza fino a 200 kW).
(Foto Sxc.hu)