Maltempo a Roma: "Marino ha ereditato una situazione di non manutenzione", intervista alla senatrice De Petris
Mancata manutenzione passata, abitazioni costruite in zone a rischio. Questi alcuni dei motivi alla base dei disagi di Roma a causa del maltempo secondo Loredana De Petris, ex assessore all'Ambiente del Comune di Roma e oggi senatrice
03 February, 2014
"Il sindaco di Roma Ignazio Marino si è trovato ad ereditare una situazione di non manutenzione di fogne e tombini. Ma il punto centrale è che tutte le zone andate sott'acqua sono ex aree abusive e condonate. Alcune di queste (la zona di Fiumicino ad esempio) sono state costruite così a ridosso della foce del Tevere che è complicato far fronte a questo tipo di eventi". Così Loredana De Petris, ex assessore all'Ambiente del Comune di Roma, oggi senatrice, risponde ad Eco dalle Città commentando la situazione di emergenza creatasi a Roma dopo le forti piogge del weekend appena trascorso.
"In passato si tentò, per la zona dell'idroscalo, di spostare le persone; a Prima Porta/Giustiniana la situazione è seria dal punto di vista idrogeologico. Anche le pompe idrovore hanno avuto problemi", afferma De Petris. "Ciò che è mancato negli scorsi 5 anni è stata la manutenzione straordinaria. Quello che oggi Marino può fare per contrastare in futuro il ripetersi di situazioni simili è impedire ulteriori ipotesi di edificazione su aree delicate. A cominciare dallo stadio della Lazio che si vorrebbe costruire proprio sulla Tiberina in corrispondenza della piana alluvionale. Inoltre - conclude la senatrice - serve una manutenzione di fossi e canali affinché siano messi in sicurezza. Per contrastare invece il fenomeno delle frane servono interventi seri di ingegneria ambientale e rinaturalizzazione delle aree".
La senatrice difende il sindaco dagli attacchi di questi giorni: "Marino è stato ingiustamente contestato a Giustiniana ma qui il problema è che il territorio ha vissuto una situazione di abbandono lunga 5 anni. L'invito che rivolgo a Marino è quello di bloccare ulteriori espansioni urbanistiche e di fare una mappatura del rischio idrogeologico. Inoltre, quando ero assessore è stata sicuramente fatta una mappatura del reticolo idrografico della città (tra il 1999 e il 2000). I dati li abbiamo, ora bisogna aggiornali".
"Gli aiuti e le risorse - conclude De Petris - è evidente che debbano arrivare anche dal Governo".
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