Pacchetto clima 2030: il Parlamento UE chiede obiettivi vincolanti e più ambiziosi
Il Parlamento europeo ha votato favorevolmente alla proposta di nuovi obiettivi vincolanti per gli Stati membri in materia di fonti rinnovabili, efficienza energetica ed emissioni di gas serra
05 February, 2014
Il Parlamento europeo vuole che agli Stati membri vengano indicati obiettivi nazionali vincolanti in materia di fonti rinnovabili, efficienza energetica ed emissioni di gas serra. Con 341 voti a favore e 263 contrari, inoltre, gli eurodeputati hanno chiesto tre target comunitari vincolanti per 2030, più ambiziosi di quelli proposti qualche settimana fa dalla Commissione: un taglio del 40% dei gas serra (rispetto ai livelli del 1990), almeno il 30% di energia da fonti rinnovabili sui consumi totali dell'Europa, e un aumento del 40% dell'efficienza energetica. Secondo i parlamentari, in particolare, i tre impegni salva clima «devono essere obbligatori, e messi in atto sulla base di singoli obiettivi nazionali, tenendo conto della situazione e del potenziale di ogni Stato membro».
La recente proposta della Commissione, invece, comprendeva un target del 27% per le rinnovabili, nessun obiettivo di efficienza energetica, e, soprattutto, zero impegni vincolanti per i singoli stati membri (come era invece prevedeva il precedente pacchetto di misure salva clima per il 2020). Una libea che, evidentemente, non piace all'aula di Strasburgo, che si è espressa a favore di una impostazione più “green”. Il voto del Parlamento non è vincolante, ma ha un valore politico di cui il Consiglio europeo, chiamato a discutere dell'argomento a marzo prossimo, dovrà in qualche modo tenere conto.
Positivi i commenti delle associazioni ambientaliste e delle aziende delle rinnovabili. Stephane Bourgeois, della European Wind Energy Association (EWEA) ha dichiarato: «Il Parlamento europeo ha dimostrato ancora una volta la lungimiranza della maggior parte delle istituzioni dell'Unione. Ha resistito all'azione di lobby contraria cui è stato sottoposto, sferrando un calcio nei denti alla Commissione e alla sua esangue proposta per il 2030 del mese scorso. I Capi di Stato dovranno prestare attenzione al Parlamento».
Esulta anche il WWF. «Un pacchetto completo di obiettivi vincolanti per il 2030 ridurrà in Europa la dipendenza dalle importazioni di energia, potrà creare occupazione in settori a basso tenore di carbonio, fornire benefici per la salute dei cittadini europei e contribuire a garantire la prevenzione del cambiamento climatico», ha commentato Jason Anderson, responsabile europeo clima ed energia dell'associazione.
Per quanto riguarda la scena politica nazionale, un plauso al voto di Strasburgo è giunto da Francesco De Angelis, eurodeputato del Pd e membro della Commissione Industria, ricerca, energia dell'Europarlamento. «Con il voto di oggi il Parlamento europeo conferma obiettivi ambiziosi e vincolanti sulle politiche energetiche e climatiche al 2030 – ha dichiarato – Così facendo, mette la Commissione davanti alle sue responsabilità».
Gli fanno eco gli esponenti di Green Italia Francesco Ferrante e Monica Frassoni, che è anche co-presidente del Partito Verde europeo. «Bene il voto del Parlamento europeo sulla necessità di perseguire il triplice obiettivo su efficienza, rinnovabili e taglio della CO2 per raggiungere in maniera ambiziosa ed efficace l’obiettivo del 2030 sul pacchetto clima ed energia – scrivono in una nota – Il Parlamento sconfessa la posizione miope e troppo conservativa della Commissione, che ha risentito troppo delle pressioni esercitate dalle lobby degli idrocarburi e dei grandi inquinatori».
(Foto: Europa.eu)