Emissioni e consumi elettrici in calo, rinnovabili in crescita: i dati del rapporto ISTAT 'Noi Italia 2014'
L'Istat ha pubblicato il rapporto “Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo", con dati aggiornati, per quanto riguarda l'energia, al 2011 e al 2012. Calano i consumi elettrici, cresce il contributo delle rinnovabili. Sul fronte emissioni, si avvicina il target nazionale del Protocollo di Kyoto
11 February, 2014
Calano i consumi elettrici, crescono le rinnovabili, diminuiscono le emissioni di gas serra. Lo rivela il rapporto “Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo” appena presentato dall'Istat con dati aggiornati al 2011 e al 2012.
Consumi elettrici
Nel 2012, i consumi elettrici in Italia sono stati pari a 5.082,9 kWh per abitante, con un decremento rispetto al 2011 del 2,4% circa (secondo Terna il calo era stato del 2,8%) , un dato poco al di sopra dei valori registrati nel 2009 (4.999,7). L'indice fornisce anche informazioni specifiche sui singoli settori merceologici. Sempre nel 2012, ad esempio, il consumo complessivo di energia elettrica è aumentato nel comparto agricolo (+0,3%) e nel terziario (+3,4%) mentre è stato registrato un calo significativo nell’industria (-6,6%), e nel residenziale (-1,0%). Un trend sul quale ha indubbiamente inciso la crisi economica, ma sul quale può aver avuto un certo peso anche la particolare mitezza del clima.
A livello regionale, consumi elettrici inferiori alla media nazionale si sono registrati nelle regioni del Mezzogiorno, ad eccezione della Sardegna (+26,3% rispetto al valore italiano), nonché in Liguria (-22,8%), Lazio (-19,6%) e Marche (-8,1%). Consumi nettamente al di sopra della media nazionale, invece, in Friuli-Venezia Giulia (+53,4%) e Valle d’Aosta (+48,9%). Tornando al trend nazionale, il calo del fabbisogno elettrico nazionale si è confermato anche nel 2013, con una flessione su base annua del 3,4% (vedi dati Terna aggiornati).
Energie rinnovabili
Per quanto riguarda invece le rinnovabili, secondo il rapporto Istati nel 2012 la quota del consumo nazionale lordo di energia elettrica coperta da fonti pulite è stata pari al 26,9%, in aumento di 3,1 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Un dato in linea con le stime diffuse dal GSE, che per lo stesso periodo indicava una percentuale del 27,1%. La distribuzione sul territorio nazionale evidenzia la prevalenza dell'idroelettrico nelle regioni montuose e della fonte eolica nel Mezzogiorno. «Si segnala invece una sostanziale uniformità in tutta Italia nello sviluppo della produzione di energia elettrica da biomasse – si legge inoltre nel rapporto – mentre la Toscana è l’unica regione in Italia a produrre energia geotermica».
Emissioni di gas serra
Nel 2011 in Italia sono stati emessi 488,8 milioni di tonnellate di gas serra espresse in termini di CO2 equivalente, pari a un calo del 2,3% rispetto all'anno precedente. Il dato è lo stesso contenuto nell'Inventario nazionale delle emissioni in atmosfera dei gas serra per l'anno 2011 pubblicato dall'ISPRA, e rivela un calo del 5,8% rispetto ai valori del 1990, a fronte di un impegno nazionale di riduzione del 6,5% nel periodo 2008-2012. .