di Fabio Zanchetta

A Torino, l'artigianalità legata al mondo della bicicletta, negli ultimi anni, ha vissuto una fase di crescita notevole, almeno direttamente proporzionale a quella dei ciclisti urbani che lentamente hanno affollato le strade.

Venerdì 14 febbraio, dalle 22:00, all'Hiroshima Mon Amour di Via Bossoli 83, in occasione della festa "All Pride Love" organizzata dal coordinamento dei tre Pride Torinesi (Mad, Bike e GLBT) l'associazione Bike Pride ha curato un allestimento per mettere in mostra alcuni prodotti legati alla ciclo-artigianalità locale di Torino e Provincia.
Un'occasione piuttosto rara per per osservare insieme e da vicino prodotti restaurati, decorati e realizzati ex-novo da realtà economiche di piccole dimensioni e da artigiani che lavorano in proprio.

Partecipano alla mostra 6 realtà produttive con 16 biciclette. Dall'associazione Bike Pride assicurano che non si tratta di semplici prodotti reperibili presso qualunque rivenditore ma cicli originali se non insoliti: scatto fisso elettriche, city-bike ricoperte di velluto, pieghevoli a tre ruote. Un inno, insomma, all'artigianalità e all'originalità.

Per Alessandro, titolare de “Il Bicino” di Via Balbo il mercato dell'artigianlità ciclistica è vivo e in crescita: “non c'è da arricchirsi, ma oltre a fornire i classici servizi di riparazione e vendita componenti, restauro, recupero, decoro e personalizzo biciclette per una fetta di clienti, sempre più in crescita, che magari seguendo le mode, preferisce personalizzarsi le biciclette anziché l'auto..”

All'Hiroshima Mon Amour, oltre all'allestimento ciclabile, sarà comunque festa a tutti gli effetti: Dj-set, spettacoli e giochi sul tema “non conventional love”, dirette radio, daranno sostanza ad una serata nata a scopo benifico. L'incasso infatti andrà devoluto ai coordinamenti cittadini che ogni primavera organizzano Bike Pride, Mad Pride e Torino Pride. Diritti, ambiente, sicurezza stradale, mobilità sostenibile, valorizzazione delle differenze, in particolare quelle di origine sessuale e rivendicazione della libertà di vivere i propri disagi psichici rappresentano il terreno culturale su cui le associazioni organizzatrici si applicano e lavorano da anni.

L'entrata è a offerta libera!