La locanda “Johar” e i tappi di sughero
I gestori della locanda di via Santa Giulia a Torino spiegano di aver deciso di raccogliere i tappi di sughero delle bottiglie, con l'idea di avviare a riciclo il materiale
18 February, 2014
Andrea Cannas
“I tappi di sughero si possono raccogliere, ne produciamo molti e come dice mio padre sono riciclabili!”. È un invito al recupero quello di Elisa, una delle coordinatrici della Bottega-Locanda Johar in via Santa Giulia nel quartiere Vanchiglia, locale che ha da poco avviato la propria attività. Il termine “johar” è un saluto della tradizione tribale indiana; un saluto di accoglienza verso gli stranieri nella comunità ospite ed è il nome della cooperativa sociale che nella bottega equo solidale di via Santa Giulia vende cibo, prodotti per l'estetica e vestiti, oltre ad offrire un servizio di caffetteria e bar.
I gestori dicono di essere “attenti a tutti gli scarti che producono e di impegnarsi per una corretta raccolta differenziata” - anche se “la lontananza dei cassonetti della plastica è una scocciatura” - e spiegano di aver deciso di separare e raccogliere i tappi di sughero delle bottiglie, che tuttavia con il diffondersi di quelli in silicone sono sempre meno. Cosa che proprio non va giù al padre di Elisa, data, per l'appunto, l'alta riciclabilità del sughero. Questo materiale, naturale al 100% , può essere trasformato in un perfetto isolante termico e utilizzato così in bioedilizia nella costruzione di rivestimenti a cappotto per il risparmio energetico, nella copertura della falde del tetto, nell'isolamento dei sottopavimenti. Può essere altresì usato anche nel comparto calzaturiero per produrre tacchi e solette.
Nella bottega Johar, i tappi di sughero hanno iniziato ad accumularsi all'interno di due bidoncini che fanno bella mostra di sé nella vetrina, con l'idea di avviare a riciclo il materiale. Niente di più facile, visto che a Torino è attivo Tappo a chi?, il progetto promosso da Rilegno (consorzio nazionale per recupero e riciclo degli imballaggi in legno) nato per raccogliere, ritirare e avviare al recupero i tappi di sughero. Dal 2010 Tappo a chi? si esprime attraverso protocolli di intesa e accordi con i gestori di igiene ambientale che si rendono disponibili ad aderire sui singoli territori e si rende operativo attraverso il posizionamento di contenitori in isola ecologica o in altri luoghi individuati dal gestore o dal consorzio.
Nel frattempo un'associazione utilizza una parte dei tappi di Joahr per laboratori di riuso. L'auspicio di Elisa è che la raccolta dei tappi, silicone permettendo, si diffonda il più possibile e per questo lancia un invito agli abitanti del quartiere: "Tutti possono portare i tappi nella nostra locanda, invece che buttarli senza curarsene, perché da noi tornano sicuramente ad essere utili”