Con “I diari della bicicletta” il Municipio Roma V progetta strade a misura di bici
Presentata alla Casa della Cultura di Villa de Sanctis l'analisi dei percorsi in bici dei cittadini del Municipio Roma V realizzata con “I diari della bicicletta”, un progetto che parte dal basso per ridisegnare la mobilità del territorio
20 February, 2014
“Insieme per migliorare la qualità dei progetti e la mobilità del nostro Municipio Roma V”. Con questo auspicio e con questa promessa Giovanni Assogna, Assessore all'urbanistica e alla mobilità del V Municipio di Roma, ha aperto ieri 19 febbraio presso la Casa della Cultura di Villa de Sanctis la presentazione dei primi risultati del progetto “I diari della bicicletta”, lanciato a settembre su Facebook attraverso il Forum Mobilità e Urbanistica con lo scopo di raccogliere e sistematizzare gli itinerari che percorrono in bici i cittadini del territorio per poi intervenire e renderli più agevoli.
Marco Pierfranceschi si è occupato in questi primi mesi di analizzare e tracciare 31 percorsi quotidiani, prevalentemente casa-lavoro, comunicati da 20 ciclisti locali che hanno partecipato all'iniziativa, individuando inoltre quelli che sono i percorsi ciclabili già esistenti nel territorio e quelli che potrebbero essere realizzati. “In particolare, il percorso ciclabile su Viale Palmiro Togliatti, spezzato a metà nel punto più critico, dovrebbe essere completato e valorizzato, mentre il marciapiede ciclabile sulla Prenestina che da Largo Preneste arriva fino a Ponte Casilino potrebbe essere prolungato fino all'incrocio con la Togliatti”. Effettivamente, stando ai dati di Marco Pierfranceschi, la Prenestina pur essendo una delle arterie veloci del Municipio viene evitata dai ciclisti che preferiscono strade interne o parallele. I piccoli tratti ciclabili già realizzati risultano dunque slegati tra loro e poco funzionali per connettere i tessuti urbani. Dall'analisi emerge inoltre che molti percorsi iniziano o finiscono fuori dal territorio del Municipio (verso Tuscolana, Collatina o Centro) e che nella maggior parte dei casi si tratta di percorsi con lunghezza elevata, caratteristica che induce a pensare che vengano svolti da ciclisti esperti e allenati. La Casilina invece è molto utilizzata soprattutto per muoversi verso il centro di Roma.
“Lo scopo di questa iniziativa, oltre a quella di migliorare la qualità dei percorsi dei ciclisti esperti, è anche quella di indurre tante altre persone a lasciare a casa l'auto, aumentando quindi la quantità delle biciclette e dei pedoni nel nostro territorio per rendere più sicure le strade”, ha detto Giovanni Assogna. Un progetto dunque che ben si inserisce nei piani dell'assessore alla mobilità di Roma Capitale, Guido Improta, che auspica a Roma un aumento delle biciclette nei prossimi 5 anni fino al 10%.
Adesso, dopo la fase di analisi, inizierà quella delle proposte e delle verifiche dei tracciati suggeriti dai ciclisti del Municipio: si è già cominciato durante l'incontro con la richiesta di rastrelliere e stalli, anche al chiuso, per le biciclette nei punti di scambio con le metropolitane e le stazioni oppure nelle scuole superiori, con la volontà di istituire zone 30, di permettere il doppio senso alle biciclette in alcuni tratti. E ancora: permettere la circolazione promiscua sui marciapiedi ove strettamente necessario, installare una segnaletica che indichi ai ciclisti i percorsi sicuri e dedicati, sistemare le vie verdi e renderle più accessibili come ad esempio quelle del Parco di Centocelle su cui,spiega Giulia Pietroletti, Assessore all'Ambiente del V Municipio, si sta lavorando da tempo per aprirlo completamente al pubblico.
“Andare in bici in città non deve più essere una cosa strana e pericolosa, deve essere la normalità, ognuno deve essere libero di scegliere la propria mobilità, specialmente se sostenibile”, ha concluso Luciano Ventura di Legambiente Lazio. Tutti in sella dunque: “I diari della bicicletta” nei prossimi mesi andrà avanti grazie al lavoro di tante persone che gratuitamente si stanno impegnando in questo progetto per rendere più vivibili e sicure le strade della città.