Rinnovabili: il Coordinamento FREE contro lo 'spalma incentivi'
Molto dure le critiche del Coordinamento FREE al decreto Destinazione Italia, che conferma la rimodulazione degli incentivi alle energie rinnovabili
21 February, 2014
"Il rischio che l'intero settore delle rinnovabili subisse un ulteriore attacco retroattivo, con la conversione in legge del decreto Destinazione Italia, è purtroppo divenuto realtà, con l'approvazione, senza modifiche, avvenuta ieri al Senato di questo provvedimento". Lo riferisce una nota di Free, il coordinamento delle Fonti Rinnovabili e dell'Efficienza Energetica, secondo cui la nuova legge non abbassa realmente i costi delle bollette e penalizza maggiormente l'eolico.
In particolare, secondo l'associazione, il ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, "ha voluto mantenere il cosiddetto 'spalma incentivi', in sostanza un ricatto agli operatori del settore, i quali si trovano a dover accettare un taglio retroattivo degli incentivi, poiché in caso contrario non potranno effettuare interventi di efficientamento sugli impianti esistenti". Tale provvedimento "colpisce in particolare gravemente l'eolico, senza peraltro lasciar prevedere significativi benefici per la bolletta elettrica, visto che di fatto esclude la gran parte degli impianti responsabili degli oneri della A3". Inoltre, "alla marginale riduzione annuale della bolletta corrisponderà un allungamento dell'incentivo che renderà più lontano il periodo di abbattimento degli oneri per i consumatori".
L'adozione di tale legge, "peraltro con un Governo dimissionario, conferma lo scarso sostegno nei confronti delle rinnovabili da parte del Ministro Zanonato e dei ministri succedutisi negli ultimi anni che, attraverso provvedimenti come, la Robin Tax, l'introduzione di meccanismi farraginosi come le aste e i registri e altri inutili orpelli burocratici, stanno affossando un settore promettente e promosso in tutto il mondo".
Il Coordinamento Free, che rappresenta oggi più di 4.000 aziende del comparto rinnovabili e oltre 150.000 occupati, "si aspetta che l'arrivo auspicato di una nuova generazione politica che sembra affacciarsi anche nel nostro Paese, trovi il coraggio di fare scelte chiare a tutela del Paese, del sistema produttivo e dei consumatori, e non degli interessi di pochi".