Dal centro alle periferie e ritorno: la Domenica a Piedi dei romani | Foto
Decine le iniziative in tutta la città per dare risalto ad un modello diverso di mobilità cittadina. Giochi, visite archeologiche e musica per ricordare a tutta una città che gli spazi, e le strade, devono essere prima di tutto delle persone e poi, forse, delle automobili
24 February, 2014
di Giorgia Fanari e Matteo Nardi
“Roma ha tante di quelle bellezze antiche che non si possono contare, è impossibile vederle tutte”. Una frase che i romani dicono spesso, la diciamo anche noi a volte, senza renderci conto che ogni giorno passiamo davanti a mausolei, archi e cisterne di secoli fa. Bellezze dimenticate, accantonate, non curate, offuscate dallo smog delle auto. E allora, quale migliore giornata per riscoprirle della domenica a piedi del 23 febbraio, con il blocco delle macchine, magari in sella alla bicicletta?
Con i ragazzi di Legambiente Circolo Città Futura l'appuntamento per l'Archeociclo, la passeggiata in bicicletta per le vie del Municipio Roma V, è a Villa Gordiani, un vero e proprio parco archeologico sconosciuto a qualunque turista e anche alla maggior parte dei cittadini che tutti i giorni corrono o passeggiano attorno al Mausoleo, alla Cisterna e al ninfeo della villa patrizia che lì sorgeva.
Andiamo avanti e continuiamo ad ammirare le bellezze del nostro municipio: il Torrione accanto all'imboccatura della Tangenziale sulla Prenestina, il Mausoleo di Sant'Elena a Villa de Sanctis e le catacombe dei SS. Marcellino e Pietro. Ma la cosa bella, è fare queste scoperte pedalando con la bicicletta: “Le strade del Municipio che stiamo percorrendo con l'archeociclo sono i percorsi ciclo-pedonali che, se messi in sicurezza, non soltanto andrebbero a collegare i luoghi archeologici del Municipio Roma V, ma soprattutto sarebbero utili a raggiungere scuole, uffici, parchi, luoghi di aggregazione”, spiega Amedeo Trolese, Presidente del Circolo Città Futura, mentre aspettiamo, con l'associazione Ad Duas Lauros, davanti al Mausoleo di Sant'Elena i camminatori della Federtrek che hanno ripercorso un tratto della Via Francigena.
“In altre parole, questi percorsi andrebbero a togliere le auto dalla strada e a stimolare l'uso della bicicletta per gli spostamenti entro i 5 km, per ridurre emissioni inquinanti, rumore e congestione dei nostri quartieri”. Non bisogna togliere alle periferie l'opportunità di divenire luoghi di aggregazione liberi dalle auto e in cui è possibile praticare la mobilità sostenibile. "Bisogna migliorare la sicurezza pedonale, aumentare l'uso della bici ma anche dei mezzi pubblici, del car sharing, del car pooling, riqualificare quartieri e istituire zone 30 e isole pedonali a La Rustica, Pigneto, Tor Sapienza, Alessandrino, Centocelle, Quadraro.
Ma dalle periferie arrivare al centro è davvero un attimo (soprattutto se si va in bici). In via dei Fori Imperiali Legambiente Lazio ha infatti cercato di sensibilizzare tutti i cittadini, e perché no, anche i turisti, sul tema serio ed urgente della pedonalizzazione dei Fori.
Dal 3 agosto 2013 il traffico di veicoli privati è infatti interdetto nel tratto di strada compreso tra Largo Corrado Ricci e Piazza del Colosseo, il che costituisce sicuramente un grande passo in avanti per la vivibilità dolce della zona ma che, di fatto, non trasforma l’area in una zona realmente pedonale. Il transito è infatti ancora consentito ad autobus, taxi, NCC e mezzi autorizzati che, nonostante il mite imposto di 30kmh, il più delle volte sfrecciano per via de Fori, rendendone impossibile, e pericoloso, il transito a pedoni e biciclette.
Proprio su questo tema, su questa vittoria mutilata, continuano a battere diverse associazioni a Roma tra cui, appunto, Legambiente Lazio. “Ogni quartiere della Capitale deve avere la sua passeggiata per ricreare spazi di aggregazione liberi dalle auto - ha dichiarato Roberto Scacchi, direttore di Legambiente Lazio - Più di un anno fa abbiamo depositato una proposta di legge di iniziativa popolare firmata da oltre 6400 cittadini per liberare Fori e Colosseo da auto e smog e, dopo il blitz in Campidoglio di pochi giorni fa torniamo a chiedere che sia discussa e approvata dall'Assemblea Capitolina al più presto. Partire dai Fori ed estendere le pedonalizzazioni in tutta la città, dal centro alla periferia.”
E quindi, proprio ai Fori, abbiamo assistito ad un esempio di quello che potrebbe rappresentare un'area pedonale se questa venisse davvero chiusa a tutto il traffico: un viavai continuo di migliaia di romani e turisti affascinati dai nostri monumenti (per la verità al momento impacchettati dai restauri e dai lavori per la Metro C) e non preoccupati di dover schivare un tassinaro frettoloso. Durante la giornata Legambiente ha animato la via con uno stand con giochi in legno, uno dove poter costruire aquiloni e ha dato la possibilità a tutti i passanti di noleggiare gratuitamente delle biciclette.
Riappropriarsi di questi spazi fa bene alle persone, fa bene all'ambiente, fa bene ai monumenti e se al momento una pedonalizzazione completa potrebbe rendere la Metro B l'unico rapido accesso al Colosseo quando sarà finalmente attiva la fermata della Metro C, davvero non ci saranno più scuse.
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