Frutta esposta sul marciapiede, per i fruttivendoli di Pomigliano basta lavarla e lo smog viene via
Tra i colleghi del commerciante pomiglianese multato per aver esposto frutta e verdura sul marciapiede, la vicenda non ha suscitato grande preoccupazione. I fruttivendoli sono convinti che basti lavare la frutta per ripulirla dallo smog, e la maggioranza dei clienti sembra d'accordo con loro
24 February, 2014
Diversi fruttivendoli di Pomigliano d'Arco, interrogati sulla vicenda del loro collega multato per aver esposto la frutta sul marciapiede, non sono risultati nemmeno al corrente dell'accaduto. Qualcuno ha avuto in passato esperienza di contravvenzioni per le cassette di prodotti esposte fuori dal negozio, ma si trattava in quel caso di un problema di occupazione di suolo pubblico, è non di igiene alimentare e smog.
In ogni caso, i commercianti sembrano convinti che il problema dell'inquinamento depositato sui prodotti ortofrutticoli sia stato decisamente sopravvalutato dai carabinieri che hanno effettuato il sequestro e dai giudici che hanno emesso la sentenza di colpevolezza. «Frutta e verdura vanno lavate accuratamente e in molti casi addirittura sbucciate– commentano gli esercenti – Questo basta a ripulirle dagli inquinanti».
Un'osservazione che sembra rassicurare anche i clienti presenti nei negozi, pronti a solidarizzare con i fruttivendoli. «Con quello che respiriamo tutti i giorni e quello che si sente sulla Terra dei Fuochi, figuriamoci se c'è da preoccuparsi per le cassette esposte sul marciapiede», commentano con voce unanime. E poi, al di là di tutto, viene fuori un certo pragmatismo rassegnato: «Noi abbiamo negozi piccoli e non è che vendiamo bottoni: tutta questa frutta e verdura dove la dovremmo mettere?»