Clima, Green Italy aderisce alla manifestazione "salva clima" del 28 febbraio
Secondo Della Seta e Frassoni, esponenti di Green Italy, l'Italia dovrebbe giocare un ruolo da protagonista in Europa per l'adozione di un pacchetto di impegni climatici più ambizioso
26 February, 2014
“Green Italia aderisce alla manifestazione “Sos clima” promossa dalle principali associazioni ambientaliste italiane, che si terrà Roma, il 28 febbraio 2014 in Piazza Montecitorio. Se il Governo Renzi vuole davvero dare quella scossa in ambito economico e occupazionale non più rinviabile, parte integrante di questa operazione deve essere un impegno forte a livello europeo dell’Italia affinchè ci sia una innovazione dell’economia europea con l’innalzamento dell’obiettivo di riduzione dei gas serra e target vincolanti più ambiziosi per l’efficienza energetica e per il contributo delle rinnovabili ”. Lo dichiarano gli esponenti di Green Italia Monica Frassoni e Roberto Della Seta.
“L’Italia, con il precedente esecutivo, ha già espresso il suo impegno (insieme a Germania, Francia, Danimarca e altri quattro stati) in favore della definizione di tre target vincolanti per il contenimento delle emissioni di gas serra e lo sviluppo delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica. Ora – continuano gli esponenti di Green Italia - si apre per l’Italia la possibilità di giocare da protagonista in Europa, sia nella discussione nel Consiglio europeo del prossimo 20-21 marzo che durante il semestre di presidenza italiana che si apre a luglio, spingendo per obiettivi più ambiziosi, rispetto a quelli troppo prudenti e oggettivamente miopi e regressivi proposti dalla Commissione, come d’altronde ha già richiesto lo stesso Parlamento Europeo”.
“Il Governo italiano può essere infatti fondamentale per raggiungere un accordo europeo più ambizioso e la strada di un Governo che vuole fare del cambiamento la sua cifra distintiva deve passare anche per un ‘Europa a trazione verde, e non giocare di retroguardia con un clamoroso autogoal se sentisse le sirene della conservazione suonate dalle lobby fossili” – concludono Della Seta e Frassoni.