Roma, divieto di utilizzo di acqua per 500 utenze
Divieto di utilizzo di acqua per 500 utenze romane con allaccio agli acquedotti rurali dell’agenzia regionale ARSIAL. Legambiente denuncia: "Situazione nota da anni, ma non si è mai intervenuti". Il link con tutte le strade interessate
03 March, 2014
Non tutta l'acqua del Sindaco è buona: l'Assessorato allo Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Capitale ha infatti vietato con un'ordinanza l'utilizzo di acqua per il consumo umano nei Municipi XIV e XV. Il Comune di Roma precisa oggi che il divieto è limitato a 500 utenze con allaccio agli acquedotti rurali dell’agenzia regionale ARSIAL: Malborghetto, Brandosa, Casaccia, Casal di Galeria, Monte Oliviero, Piansaccoccia, Camuccini.
Le zone interessate sono esclusivamente: Malborghetto (XV Municipio), aree ex ente Maremma di Osteria Nuova (XV Municipio), Santa Maria di Galeria (XIV Municipio), Tragliatella (XIV Municipio), Piansaccoccia (XIV Municipio), alcune aree del consorzio di Cerquette Grandi (XIV Municipio).
L’elenco di tutte le utenze interessate è disponibile a questo link.
I quartieri di Labaro, Primavalle, Giustiniana,non sono interessati dal provvedimento. Il provvedimento è stato adottato in base ad un principio di precauzione ed è volto ad intervenire su una situazione nota da molto tempo che riguarda la riqualificazione degli acquedotti rurali per adattare l’acqua erogata alla modifica dei parametri europei. L’agenzia regionale ARSIAL rende noto che da due anni sulle bollette delle proprie utenze è riportata la dicitura "acqua non potabile". Come previsto dall’ordinanza, l'ARSIAL provvederà ad assicurare il rifornimento alle utenze interessate a partire dalle prossime ore.
"È vergognoso che si sia giunti a questo intollerabile stato di emergenza quando la questione è nota da anni, servono piani chiari ed immediati per intervenire anche in questa area così come si è fatto, anche se in ritardo, per le altre aree nel corso degli anni", ha dichiarato sulla faccenda Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio. "Si provveda con celerità ai lavori di risistemazione delle condutture di approvvigionamento idrico della Capitale, come già sta avvenendo per l’acquedotto Marcio. Vogliamo conoscere nel dettaglio il programma, come e quando si intende intervenire in questa zona di Roma, vengano fornite chiare informazioni ai cittadini che saranno costretti a subire gli innumerevoli disservizi. Venga chiarita la situazione per gli abitanti di Tragliata che risiedono nel Comune di Fiumicino, che sarebbero al momento del tutto ignari. Chiediamo inoltre che venga istituito un tavolo con le associazioni che si occupano del tema per valutare la gestione della situazione emergenziale".
"I cittadini hanno diritto ad una buona acqua pubblica così come più di un milione di romani ha chiaramente affermato con il referendum, per questo tutte le decisioni in merito devono essere prese con la massima trasparenza e attraverso il coinvolgimento dei cittadini stessi", ha aggiunto Roberto Scacchi, direttore di Legambiente Lazio. "I punti di rifornimento che dovranno essere predisposti per assicurare la fornitura di acqua, divengano punti acqua utili per la distribuzione anche passata l’emergenza, così da contribuire all’abbattimento dei consumi di acqua in bottiglie di plastica".