Car: Il car sharing ammazzerà l'auto di proprietà?
La rivista di settore Car si interroga sul rapporto tra auto privata e auto condivisa: "Le auto condivise si stanno diffondendo in tutta Europa, soprattutto tra i giovani, su cui l'appeal dell'auto di proprietà sta svanendo". Secondo l'Osservatorio Linear Servizi il 42% degli italiani è favorevole a ridurre l'uso dell'auto privata, il 21% ha provato il car sharing ma solo il 2% lo usa spesso
04 March, 2014
Car: Il car sharing ammazzerà l'auto di proprietà? Probabilmente no, ma certamente il peso di questa nuova filosofia di mobilità aumenterà costantemente. Le auto condivise si stanno diffondendo in tutta Europa, e ad utilizzarle sono soprattutto i giovani, su cui l'appeal dell'auto di proprietà sta svanendo. Da un sondaggio condotto in Germania da Ferdinand Dudenhoeffer, ricercatore all'Università di Duisburg-Essen, emerge che la media dei cittadini tedeschi che acquistano una macchina si è alzata dai 46,1 anni del 1995 ai 52,2 anni del 2013.
C'è anche un altro interessante dato che arriva dagli USA – che da sempre anticipano i tempi – che dà il polso del fenomeno car sharing e delle sue implicazioni: secondo AlixPartner,ogni auto "condivisa" comporta 32 auto in meno vendute.
Anche in Italia l'auto di proprietà sta perdendo il proprio appeal e il car sharing, soprattutto nelle grandi città, si sta diffondendo a macchia d'olio. Una ricerca dell'Osservatorio Linear dei Servirzi ha evidenziato come quasi la metà degli italiani (il 42%) è favorevole ad una diminuzione dell'utilizzo della propria auto in città per ridurre l'inquinamento e il traffico. Circa due intervistati su dieci (il 21%) hanno detto di avere sperimentato i servizi di car sharing e car pooling, anche se solo il 2% ne usufruisce spesso come trasporto alternativo ai propri mezzi. Solamente il 15% degli automobilisti intervistati non è proprio a conoscenza dei servizi di mobilità alternativa e due italiani su dieci (il 20%) sarebbero disponibili ad utilizzarli quotidianamente se fossero attivi nella propria città.
In città come Milano il car sharing sta conoscendo un vero e proprio boom. La concorrenza tra gli operatori che offrono questo servizio è forte, e oltre alle società collegate all'amministrazione comunale (come GuidaMi di Atm e la e-vai di Trenord) negli ultimi tempi sono sbarcate anche società private come EQ Sharing, Car2go ed Enjoy. Alle spalle di Car2Go c'è Daimler (il gruppo di cui fa parte Mercedes-Benz), mentre Enjoy fa capo a Eni, Trenitalia e Fiat. Le flotte di questi operatori stanno per sbarcare anche in altre città, e gli interessi in gioco sono molti. La gestione operativa delle flotte, riparazioni comprese, è infatti nelle mani di grosse società di noleggio, con un modello di business che prevede una forte canalizzazione verso i network dei partner con cui sono stati stretti accordi.
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