Rinnovabili: in Europa coprono il 14% del fabbisogno di energia. In Italia siamo al 13,5%
Pubblicati i dati Istat, aggiornati al 2012, relativi alla quota di energia rinnovabile dell'UE e dei singoli stati membri. Solo tre paesi hanno già raggiunto il target previsto per il 2020, all'Italia manca ancora un ulteriore 3,5%
10 March, 2014
L’energia da fonti rinnovabili ha soddisfatto, nel 2012, il 14,1% del totale dei consumi annui dell'Unione Europea. Lo rende noto l'Eurostat, sottolineando che nel 2004 la quota era dell’8,3% del 2004.
L’obiettivo che l'UE ha fissato nell'ambito della strategia climatica al 2020 è di arrivare al 20% entro, appunto, il 2020. Un target che sembra raggiungibile, anche se molti Stati membri dovranno impegnarsi non poco per fare appieno la loro parte. Sono solo tre, infatti (Svezia, Bulgaria ed Estonia; i paesi che hanno già raggiunto i propri obiettivi nazionali 2020. In Svezia, in particolare, la quota di rinnovabili rispetto ai consumi energetici è salita dal 38,7% del 2004 al 51% del 2012, mentre il target nazionale era del 49%. Ma il primo stato a raggiungere in anticipo l'obiettivo 2020, nel 2011, è stato l'Estonia (rinnovabili al 25,2%), seguita nel 2012 anche dalla Bulgaria (16,3%).
L'Italia, invece, non ha ancora centrato il tuo target del 17%, passando comunque dal 5,7% del 2004 al 13,5 del 2012. I paesi più rinnovabili in assoluto, a parte la Svezia, sono la Lettonia (35,8%), la Finlandia (34,3%) e l'Austria (32,1%). In fondo alla classifica, invece, troviamo Malta, dove le rinnovabili coprivano, nel 2012, solo l'1,4% dei consumi energetici totali, il Lussemburgo (3,1%), la Gran Bretagna (4,2%) e l'Olanda (4,5%).
Scarica i dati Eurostat
(Foto Geology.com)