Niente pioggia, caldo anomalo, torna lo smog. Blocco Euro3 diesel vicino?
Primavera anticipata e caldo anomalo, con i riscaldamenti ancora accesi, fanno rialzare le polveri sottili. Milano all'8° giorno certificato (sabato 15) over 50 mcg/m3, con una media di 87 mcg (cantralina via Pascal). Da mercoledì blocco Euro3 diesel? E ci sarà anche lo sciopero dei mezzi. Intanto Legambiente chiede di anticipare la chiusura dei riscaldamenti del 15 aprile
O le settimane di diluvi tropicali che lavano le polveri sottili, o aria a rischio con le polveri sottili oltre i limiti: è questa la scelta delle città italiane d'inverno contro lo smog? Dopo i dati complessivi del 2013, più confortanti riguardo l’inquinamento a Milano, è bastato in Pianura Padana un ritorno delle condizioni metereologiche più favorevoli allo smog (paradossalmente il bel tempo), per riaccendere gli allarmi di Milano sul fronte inquinamento.
Proprio qualche giorno fa anche su questo giornale – vedi l’intervento di Paolo Hutter – si osservava come l’anomala piovosità dell’inverno milanese non potesse essere di certo una strategia a lungo termine contro lo smog. Ora che la pioggia è cessata da circa 10 giorni e la primavera sembra esplosa con un deciso anticipo, Milano è all'ottavo giorno consecutivo (sabato 15) di smog oltre i limiti consentiti. 87 mcg/m3 la media degli 8 giorni nella centralina di via Pascal, 76 mcg/m3 la media di tutte le centraline provinciali. La sezione sull'inquinamento del sito della Provincia è quella più immediata nell'evidenziare la continuità dello sforamento dei limiti: da sabato 8 marzo a sabato 15 sono 8 giorni di fila, ed è molto probabile che domenica 16 sia il nono giorno.
I picchi di PM10 degli ultimi giorni sono tornati a valori intorno 100 mcg/mc e le cause del peggioramento del fenomeno purtroppo sono sempre le stesse: l’assenza di pioggia, il bel tempo con l’aria immobile di questi giorni, il caldo anomalo con temperature massime anche sopra i 20 gradi nelle ore più calde a Milano, ma soprattutto il verificarsi tali fenomeni in quello che ufficialmente sarebbe ancora “inverno”, quindi con riscaldamenti accesi, che per legge nei condomini centralizzati si spengono dal il 15 aprile.
Tant’è che Legambiente ha fatto un appello al Comune per spegnere, almeno durante questa situazione meteoreologica, i riscaldamenti di case e uffici. In questi giorni non è difficile fare infatti l’esperienza di entrare in uffici pubblici o aziende e trovare temperature assurdamente alte, considerando che all’esterno si superano i 20 gradi. Con temperature massime sopra ai 20 gradi e minime che non scendono mai sotto quota 10, Legambiente quindi ha chiesto al Comune di fare un’ordinanza per anticipare la data prevista per lo spegnimento dei riscaldamenti, fissata per il 15 aprile. Il Comune, per voce di Pierfrancesco Maran, assessore all’Ambiente, ha dichiarato utile il suggerimento di Legambiente e ha promesso di valutalo nelle prossime ore.
L’accumularsi dei giorni consecutivi oltre la soglia dei 50 mcg/m3 nelle centraline non solo di Milano, ma di tutta la provincia, avvicina inoltre il momento dei potenziali interventi del Protocollo provinciale. Lunedì potrebbe essere il 10° giorno consecutivo di sforamento, martedì quello delle riunioni/cabine di regia/e simili, mercoledì quello dei provvedimenti, primo fra tutti lo stop alla circolazione dei veicoli diesel Euro 3 (poi la riduzione imposta di un grado di temperatura e di due ore di accensione delle caldaie). Un Protocollo che le ultime volte si è rilevato piuttosto incerto, con Milano tra i Comuni pronti ad applicarlo ma altri, e la stessa Provincia, molto più titubanti per paura di scontentare qualcuno, soprattutto tra i commercianti.
Se l'ultima volta il Protocollo non si era applicato per il Natale imminente, questa volta l'alibi potrebbe essere l'ennesimo sciopero del trasporto pubblico, previsto proprio per mercoledì 19 marzo.