Puglia (Infea): upcycling e nuovi posti di lavoro. Il futuro "green" passa dalle stampe 3D
Lucia Lazzaro vicepresidente dell’Associazione Mediterranea Consumo di Massafra: “Occorre sviluppare la filiera del recupero e riuso delle materie in Puglia. Ci sono le tessere (artigianato locale e imprese di start-up) ma manca il mosaico. Il nostro obiettivo è mettere insieme chi si occupa di nuovo design, upcycling e paleonatura. Da maggio laboratori su come realizzare stampe 3d utilizzando plastica recuperata
20 March, 2014
Coniugare la riduzione dei rifiuti alla creazione di nuovi posti di lavoro. Lo spiega a Eco dalle Città Lucia Lazzaro vicepresidente dell’Associazione Mediterranea Consumo di Massafra, vincitrice tra le cinque proposte progettuali ammesse a finanziamento dal Bando della Regione Puglia “Facciamo eco! Progetti speciali per una Puglia sostenibile” nell’ambito del Programma Regionale (Infea) di Informazione, Formazione ed Educazione alla Sostenibilità 2013-2015. Questo il nome del progetto dell'associazione attiva dal 2010(E.C.O. (Environmental Challenges and Opportunities) & expo)
Cosa ha spinto l’Associazione Mediterranea Consumo di Massafra a partecipare al bando regionale “Facciamo eco! Progetti speciali per una Puglia sostenibile” previsto
Abbiamo già sviluppato precedentemente altri progetti sul ramo del consumo critico, penso al progetto finanziato sostenuto dalla Regione Puglia, Assessorato al Welfare, Servizio Politiche di Benessere Sociale e Pari Opportunità, per la costituzione di un distretto di economia solidale nel territorio tarantino con una rete tra soggetti pubblico/privati per lavorare sui temi dell’economia solidale: tra i quali la sostenibilità sociale ed ecologica, la cooperazione e la reciprocità, la valorizzazione del territorio. Sul’asse ambientale abbiamo sviluppato altre iniziative: la costituzione di un gruppo di consumo solidale, una relazione con produttori di aziende locali biologiche in relazione all’esigenza di portare sulle nostre tavole prodotti di qualità.
Concretamente come avete utilizzato i fondi della Regione Puglia?
Il progetto è in itinere. Si basa su due filoni fondamentalmente. Da un lato la costituzione di una piattaforma on line al termine di un’attività di censimento delle attività di impresa artigianali e artistiche che si occupano del recupero e riuso dei materiali. Si tratta specificamente dell’upcycling (che significa dare vita nuova alle cose). E questo si rifà alle normative europee (penso alla direttiva europea 2008 dei rifiuti e successivamente al programma di prevenzione e riuso approvato dal Ministero dell’Ambiente l’anno scorso) e in relazione a questo per dotare anche la regione di strumenti che vadano in questa direzione perché tutte le regioni devono uniformarsi entro il 2014 a quelle che sono le richieste al programma regionale dei rifiuti che da molte indicazioni circa questo nuovo settore cioè quello della prevenzione, recupero e riuso dei materiali.
Diciamo nuovo perché in Italia e in Puglia questa filiera non è stato realizzata?
Esatto, ma crediamo fortemente nello sviluppo di questo settore in Puglia. Stiamo scoprendo questi tasselli. Attualmente ci sono molte realtà sul nostro territorio, ma non le conosciamo. Molte di queste imprese sono start up (cooperative o realtà associative) e si occupano di recupero e riuso. Dunque con questo portale, vogliamo costruire la filiera per mettere in contatto le imprese, dare alla Regione strumenti nell’ambito del Green public procurement (circa l’obbligo di acquisto da parte degli enti di beni provenienti dal settore del riuso), e dare la cittadinanza un riferimento per iniziare ad acquistare in maniera "green", anche se in questa fase non ci sarà la compravendita ma solo la promozione.
L’altra parte del progetto?
Riguarda la paleo-natura. Realizzare insieme a degli architetti, un modulo in architettura sostenibile. Il progetto originario è pensato come un modulo abitativo di circa 12, 5 metri quadrati (anche se di base si dovrebbero realizzarne 25 mq). Ma ci serve un modulo più leggero in modo da renderlo itinerante, così da poterlo mostrare in vari luoghi della Puglia. Stiamo studiando dove sviluppare le attività promozionali.
Perché la paleo-natura?
Perché questi moduli abitativi di paglia, legno e fieno costano molto meno rispetto alle costruzioni in muratura e sia perché utilizzano le risorse del territorio. Parliamo ancora di materiali di recupero e interamente naturali. E’ un’idea nuova di costruzione nuova ed economica (bio-edilizia), che sta promuovendo una start-up pugliese (Paleanatura) che ha vinto anche premi internazionali, e che al momento stenta ad emergere, ma è un canale di forte innovazione. Inoltre si chiude il ciclo di costruzione sul territorio utilizzandone le risorse al fine di evitare la formazione di discariche abusive di inerti. Attualmente come sviluppo a latere, rispetto a queste situazioni, stiamo cercando di individuare una sinergia con la fondazione di Comunità di Messina, che cercherà integrare i progetti più innovativi in fatto di bioedilizia.
Un progetto di educazione sostenibile di largo respiro che abbraccia molti campi ma che ha come minimo denominatore la riduzione a monte dei rifiuti
Il progetto in generale si collega alla Strategia rifiuti zero. Noi abbiamo ospitato qualche settimana fa a Massafra Rossano Ercolini di Lucca. Nelle prossime settimane, a partire da maggio, si avvierà un laboratorio dal basso (altra iniziativa regionale) con lo stesso Ercolini e tutto il suo staff centro rifiuti zero di Lucca. In modo da far immaginare ai ragazzi start-up su questi temi e in questo settore: recupero e riuso dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata. Poi faremo venire un'impresa che produce stampanti 3D. A partire da materiali di recupero plastico si possono realizzare dei filamenti plastici utili per effettuare stampe 3D, oggetti che possono testimoniare il fatto che dalla plastica recuperata (e non riciclata!) si ottengono nuovi oggetti. E' il primo esperimento in Italia. Vogliamo incidere fortemente sulla diminuzione dei rifiuti. Dare esempi pratici per recuperare risorse che in genere finiscono in discarica oppure inceneriti. Presto comunque sarà attivo un nuovo sito internet.