AMSA: deliberato l'investimento per il nuovo impianto smaltimento "organico"
Alla Commissione congiunta Ambiente-Controllo aziende partecipate, i vertici di A2A e AMSA hanno fatto il punto sull'azienda milanese dei servizi ambientali. Presenti Ranci, Rio, Petrone e l'assessore Maran. Malumore in alcuni Consiglieri che vogliono sapere di più sulle decisioni strategiche di A2A
02 April, 2014
"L'azienda ha deliberato l'investimento per la costruzione del nuovo impianto di smaltimento dell'umido milanese" (sinora conferito a Montello), ha confermato la presidente di AMSA, Emilia Rio. Questa la principale novità precisa emersa dalla Commissione congiunta Ambiente-Controllo aziende partecipate di mercoledì 2 aprile in Comune, con i vertici di A2A e AMSA. Sempre riguardo lo smaltimento della frazione organica milanese, Emilia Rio ha aggiunto che AMSA sta valutando anche il possibile ampliamento di piccoli impianti esistenti, come Lacchiarella e Corte Olona. Riguardo il piano industriuale, la Rio ha aggiunto che obiettivo di AMSA è attuare il nuovo contratto di servizio ed incrementare i Comuni serviti.
Prima della Rio, il prof. Pippo Ranci Ortigosa, presidente del Consiglio di sorveglianza A2A, ha aggiornato le Commissioni consigliari sul piano industriale del Gruppo A2A, piano triennale del novembre 2011 che si avvia all'ultimo semestre, dichiarando come l'azienda sia stata orgogliosa di averlo sinora rispettato, nonostante il mercato generale "disastroso" di uno dei due asset di A2A, quello del comparto elettrico. Il presidente Ranci ha poi ricordato il momento di passaggio di A2A che, dopo gli accordi tra i due azionisti principali, i Comuni di Milano e Brescia, sta passando ad un sistema di gestione "tradizionale", con un solo Consiglio di Amministrazione, Presidente e Amministratore delegato. "Non aveva dunque senso prendere decisioni strategiche negli ultimi sei mesi del nostro mandato", ha aggiunto Ranci.
La direttrice AMSA Sonia Petrone ha invece aggiornato il Comune sull'entrata a regime del nuovo contratto di servizio, quello che prevede più stringenti standard minimi da rispettare per l'azienda (informazione giornaliera sui servizi non erogati e un sistema sanzionatorio con delle penali da pagare al Comune in caso di disservizi). Ha poi ricordato che in giugno partirà la raccolta umido nell'ultima zona della città, quella nord-ovest. "Siamo al primo posto in Europa, insieme a Vienna, per la quantità di umido raccolto".
Tuttavia molti Consiglieri - dell'opposizione ma non solo - hanno espresso malumori sulla Commissione di ieri, a partire dalla mancata chiarezza se vertesse sul piano industriale del Gruppo A2A o sul nuovo contratto di servizio di AMSA. Tant'è che lo stesso presidente della Commissione ambiente Monguzzi ha dovuto ammettere esservi stato un cambio di Odg dell'ultimo momento, chiedendo comunque piena disponibilità ai vertici di AMSA e A2A presenti, a rispondere ad ogni dubbio o domanda.
In particolare De Pasquale (F.I.) si è lamentato che AMSA ancora non sappia - o possa dire - dove sia intenzionata a costruire il nuovo impianto di compostaggio e perché Milano abbia tardato tanto ad averlo, attuando comunque la raccolta differenziata dell'organico, con una "spesa enorme per i cittadini".
Se i Consiglieri di maggioranza hanno espresso più soddisfazione per la maggiore efficenza del nuovo contratto di servizio AMSA, anche per loro restano tuttavia molte domande. Le ha formulate soprattutto Paolo Barberis (PD), che ha sollecitato A2A a "scoprire meglio le carte" su cosa si stia facendo per l'efficientamento energetico, dando tempistiche più precise, e soprattutto spiegando come l'azienda si prepari all'estensione dei servizi sulla Città Metropolitana.
"Bene avere il controllo sui servizi di AMSA e che il Comune li possa monitorare meglio, ma come Consiglio comunale vorremmo avere lo stesso controllo e monitoraggio anche sulla visione strategica di A2A. Una doppia leva di governance che possiamo attuare, perché Milano è sia cliente che proprietaria di A2A" - ha dichiarato poi Barberis ad ECO - "Il tema cruciale è l'efficientamento energetico: stiamo pensando davvero a farlo anche con gli altri Comuni, sulla scala della Città Metropolitana?".
di Stefano D'Adda