Multicestini per la differenziata in scuole, strade e parchi pubblici
Come Palazzo Marino pensa ad aumentare la raccolta differenziata in città, già cresciuta molto negli ultimi anni e vicina oggi al 50 per cento del totale dei rifiuti - da LA REPUBBLICA del 3.04.2014
03 April, 2014
di Ilaria Carra
Si partirà dai parchi. Con il classico cestino verde che si farà in quattro: carta, bottigliette d’acqua vuote, umido e rifiuti generici. Ma si vuole puntare anche solo sulla plastica, con punti di raccolta automatizzati in alcuni luoghi scelti della città, sulla falsariga delle case dell’acqua. E c’è l’intenzione di investire di più nelle scuole. Così Palazzo Marino pensa a come aumentare la raccolta differenziata in città, già cresciuta molto negli ultimi anni e vicina oggi al 50 per cento del totale dei rifiuti.
Sono le linee strategiche allo studio del Comune, da applicare una volta terminata l’estensione della raccolta dell’umido a tutta la città. Che accadrà presto: lunedì inizieranno a essere distribuiti i bidoncini marroni nelle case delle ultime 180mila famiglie del quadrante nord ovest della città. L’ultimo spicchio. Da giugno la sperimentazione diventerà effettiva in tutta Milano. E la percentuale di differenziata è destinata in questo modo a superare il 50 per cento.
Un salto significativo, se si pensa che la raccolta separata è stata introdotta nei primi anni ‘90 ma per quindici anni è rimasta inchiodata intorno al 35 per cento, prima di schizzare al 50 solo negli ultimi tre anni in particolare grazie alla divisione dei rifiuti organici. Da Parigi a Shanghai, incluse alcune città tedesche, sono diversi gli amministratori stranieri che vengono a studiare il nostro modello. Ora, la giunta guarda oltre, vuole migliorare ancora.
«Siamo diventati in tre anni il punto di riferimento europeo, con Vienna, e mondiale, con San Francisco — commenta l’assessore all’Ambiente Pierfrancesco Maran — la raccolta a casa sta funzionando bene, quindi proviamo a migliorare dove c’è margine. Con una campagna capillare, passo per passo, come abbiamo fatto per l’umido». Così, nelle scuole si pensa di educare bambini e ragazzi a dividere i rifiuti non solo nei cortili ma anche nelle aule. E si studiano “case della plastica” e bidoni differenziati già diffusi nelle aree picnic di giardini di periferia anche nei grandi parchi della città. Poi, se funzionerà, il multicestino potrebbe sbarcare anche per le strade, come accade per esempio nel quartiere di Camden a Londra.
La strategia è stata abbozzata ieri dall’assessore Maran durante la seduta congiunta delle commissioni Ambiente e partecipate. In questa sede c’è stata polemica bipartisan contro i vertici di Amsa che non hanno presentato il piano industriale che i consiglieri, invece, attendevano di visionare. Emilia Rio, presidente di Amsa, ha poi accennato «all’investimento per il nuovo impianto di compostaggio che dovrà trattare il rifiuto umido di Milano deliberato dal cda di A2A Ambiente». Nessuna indicazione è stata data, però, su tempi, costi e localizzazione del nuovo impianto.