Ilva, Peacelink: “Procedura infrazione europea, per l'Italia ci sarà una nuova messa in mora”
Interviene la Commissione Europea dopo l'incontro con una delegazione di PeaceLink a Bruxelles. Il Governo Italiano viene per la seconda volta avvisato che sta violando le direttive europee sull'ILVA di Taranto. Ulteriori dettagli ci saranno domani nella conferenza stampa di PeaceLink. Il comunicato stampa dell’Ansa
15 April, 2014
Troppo evidenti le responsabilità dell'ILVA e del governo italiano. Dopo la missione di PeaceLink a Bruxelles interviene la Commissione Europea. Il 10 aprile una delegazione di PeaceLink è andata a parlare con il Commissario all'ambiente Potocnik portando tutta la documentazione per evidenziare le inadempienze di Ilva e del Governo. Eravamo fiduciosi che l'Europa ci avrebbe ascoltato e avrebbe agito per violazioni delle direttive europee. E così è stato. Domani mattina sarà resa nota la nuova "lettera di messa in mora". Sempre domani mattina conferenza stampa di PeaceLink alle ore 12 all'Istituto Righi (secondo piano, aula 208). Questa è l'ANSA che dà un'anticipazione del nuovo passo in avanti della Commissione Europea.
Ilva: Bruxelles incalza Italia, Taranto fuorilegge. (Nuova messa in mora nel quadro procedura infrazione. 15 aprile, 17:39)
La Commissione Ue incalza l'Italia sullo stabilimento siderurgico di Taranto. Nel quadro della procedura di infrazione già aperta sull'Ilva, Bruxelles si appresta a inviare a Roma una nuova lettera di messa in mora per la violazione di alcuni articoli delle direttive sulle emissioni industriali e la legge Seveso. Lo si è appreso da fonti europee. La nuova iniziativa della Commissione nasce dall'analisi dettagliata della risposta inviata a Bruxelles dall'Italia in seguito alla prima lettera di messa in mora risalente al settembre 2013.
Il nuovo documento che sta per essere mandato a Roma – dalle prime indiscrezioni raccolte dall'Ansa – solleva problemi in merito al mancato rispetto delle condizioni fissate dal permesso di operare e dei vincoli imposti dalla normativa europea per fare in modo che le installazioni industriali siano utilizzate in modo tale che non vi siano fenomeni di inquinamento significativi. Ma anche perchè, in caso di inadempienza, l'operatore è tenuto a prendere immediatamente le misure necessarie a ripristinare una situazione 'legale' nel minor tempo possibile.
In relazione alla direttiva Seveso, Bruxelles prefigura anche la violazione dell'articolo 5, che prevede che il rapporto sulla sicurezza sia riesaminato, e se necessario aggiornato periodicamente, almeno ogni cinque anni; un processo avviato nel 2008 ma che non risulta ancora concluso.