Incentivi rinnovabili: presto un nuovo taglio retroattivo?
Il governo starebbe pensando a un nuovo taglio degli incentivi per le fonti rinnovabili, a fronte di un allungamento dei tempi di incentivazione. Previsto anche un aumento della tassazione sull'energia pulita prodotta dalle imprese agricole
30 April, 2014
Il governo potrebbe decidere di tagliare retroattivamente del 20% gli incentivi per gli impianti rinnovabili già esistenti, in particolare i grandi impianti oltre i 200 kW di potenza, a fronte di un’estensione obbligatoria di 5-7 anni del periodo di incentivazione. Si tratterebbe, in buona sostanza, di un nuovo provvedimento spalma-incentivi, dopo quello, molto contestato dagli operatori di settore, già varato nei mesi scorsi con l’intento dichiarato di riuscire a tagliare la bolletta elettrica.
Oltre a questo, una nota di Agrinsieme, il Coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, segnala che il Def appena approvato dal Governo Renzi prevede di tassare del 25% tutte le entrate delle imprese agricole derivanti dalla produzione di energia pulita. Finora la tassazione era legata alla rivalutazione delle rendite catastali, risultando quindi nettamente inferiore. «La determinazione del reddito con l’aliquota del 25% sull’ammontare dei corrispettivi, con il cambio delle regole d’imposizione “in corso d’opera”, produce effetti dirompenti sui piani d’investimento e sulle fonti di finanziamento bancario -
si legge nella nota di Agrinsieme - Peraltro la pesante tassazione genera un gettito di gran lunga superiore a quanto stimato dal Governo, che impone un profondo ripensamento della misura, in particolare per i settori del biogas e delle biomasse, che utilizzano materia prima agroforestale, effluenti zootecnici, sottoprodotti, con positive ricadute economiche sul territorio».
Un eventuale ripensamento da parte dell’esecutivo, in realtà, potrebbe non essere così probabile, dal momento che la misura dovrebbe contribuire alla copertura economica degli 80 euro in busta paga già annunciati dal premier.