“L’amore per l’auto diventa condiviso”
Metro intervista Thomas Beermann, ceo di Car2go Europe. «Abbiamo intercettato una forte richiesta culturale e di mercato. In futuro gli italiani impareranno ad usare l’auto in un modo diverso da quello tradizionale, ma l’ameranno sempre. C’è poi l’enorme potenzialità inespressa delle biciclette» - da metronews.it
05 May, 2014
Mr. Beermann si aspettava questo successo del car sharing a Milano e Roma?
L’Italia ci ha sorpreso in maniera positiva e continua a farlo, ma ovviamente eravamo consapevoli della potenzialità del mercato e avevamo analizzato i molti segnali positivi che emergevano dal contesto culturale. Il car sharing è un fenomeno ormai analizzato da molti esperti del settore e stava emergendo l’esigenza di questo tipo di servizio da parte di un pubblico esteso che conosceva i servizi esistenti all’estero e che comunque ne sentiva parlare ormai frequentemente. Quindi, quando abbiamo deciso di investire in Italia, avevamo la consapevolezza che il nostro servizio di car sharing a flusso libero avrebbe incontrato le esigenze dei cittadini, ma poi in effetti l’accoglienza ricevuta ha superato le nostre aspettative al punto che oggi l’Italia è un caso di successo internazionale.
Per gli italiani l’auto di proprietà è stata sempre uno status symbol. Lei pensa che non sarà più così?
L’auto di proprietà rimane tuttora uno status symbol. Ma bisogna tener presente che sono in atto dei cambiamenti, soprattutto nelle grandi città e negli agglomerati urbani. Le automobili non scompariranno di certo, ma si sta modificando l’utilizzo che facciamo di esse. I servizi di car sharing come Car2go esistono proprio perché ci sono persone che non vorrebbero più possedere un’automobile privata, per molte ragioni che vanno dalla mancanza di parcheggi disponibili soprattutto nelle grandi città, all’aumento dei costi di gestione, ma che comunque ogni tanto hanno bisogno di utilizzarla. Daimler è stata la prima casa automobilistica a capire che era necessario diversificare l’offerta per soddisfare nuove esigenze dei cittadini, offrendo servizi nuovi e nuove possibilità di utilizzo, ma anche libertà di movimento e attenzione all’ambiente. Le nostre Smart Fortwo, infatti, sono un veicolo “Enviromental- friendly”, con una emissione di 98 g CO2/km, facile da utilizzare, comoda da parcheggiare. Oggi è più che mai necessario riuscire ad andare incontro a nuovi bisogni, riuscendo a creare, innovando, e costruendo servizi nuovi e articolati. La tecnologia ci consente di farlo. Quindi credo che gli italiani non perderanno la passione per l’auto ma sarà un’auto nuova quella che in futuro ameranno.
Lei crede che l’intermodalità (auto-bici-mezzo pubblico-treno) riuscirà a decollare anche in Italia?
Assolutamente si, e Car2go è una risposta all’esigenza di intermodalità, perché colmiamo la mancanza di servizi specifici per l’ultimo miglio e ci integriamo perfettamente con i servizi di trasporto pubblico locale e con tutti i servizi innovativi presenti nelle città. Anche questa è una ulteriore chiave di lettura del successo del car sharing a flusso libero, perché la libertà di movimento senza vincoli specifici rende più semplice la vita a tutti i cittadini che hanno esigenze di spostamento. Non dimentichiamo che Car2go ha fatto in Italia un accordo specifico con NTV-Italo proprio nell’ottica di migliorare l’intermodalità e di rispondere all’esigenza di connessione tra treno e spostamento in città. Stessa cosa accaduta anche in Germania dove abbiamo collaborazioni con diverse aziende di trasporto pubblico.
Venendo da fuori, quali sono secondo lei i limiti più evidenti del nostro sistema di mobilità?
L’Italia più di altri paesi è legata all’automobile o alla motocicletta per gli spostamenti in città, sempre più trafficate e inquinate. I trasporti pubblici sono radicati solo nelle grandi città e la bicicletta ha un grande potenziale ancora inespresso come mezzo di trasporto. In sostanza, le città italiane hanno le caratteristiche potenziali per essere pienamente sostenibili ma rallentano nel cambiamento culturale. È poi questione di tempo e il successo di Car2go lo dimostra.
Se Car2go dovesse continuare con questi numeri, dove e come investirete? Caleranno i prezzi o aumenterà la rete?
I prezzi sono standard in tutte le città italiane e il nostro obiettivo è quello di migliorare continuamente il servizio. Di certo cercheremo di migliorare ulteriormente l’esperienza di guida, rendendo il servizio ancora più semplice da usare, oltre ad ampliare la gamma offerta su altri servizi di trasporto e l’integrazione con il sistema della mobilità pubblica e privata. Abbiamo in serbo molte soprese ancora più innovative.
Il car sharing sembra un nuovo terreno di competizione. C’è spazio per quanti operatori?
Il car sharing è un mercato in grande crescita. Studi e analisi specifiche dicono che nel 2020 gli utenti cresceranno fino a 15 milioni in tutta Europa. Consideriamo che solo due anni fa si parlava di 700 mila. In generale il mercato può portare sul campo più operatoti e non solo un unico player e il numero crescente di aziende di car sharing presenti è un segno che altri ci seguiranno in questa esperienza. Chi sarà leader di mercato, sarà il mercato stesso a deciderlo. Come Car2go ci aspettiamo di raggiungere e superare gli obiettivi prefissati.
Anche i Comuni stanno portando avanti servizi di car sharing pubblici. Sopporteranno la concorrenza dei privati?
Secondo la nostra esperienza, nelle città in cui il servizio Car2go è attivo, i car sharing tradizionali basati su punti di prelievo e rilascio dell’auto fissi, non solo sopravvivono, ma crescono in termini di fatturato e clienti. È il servizio stesso che stimola un cambiamento culturale individuale che porta alla fine ad utilizzare anche altre forme di mobilità, sempre sostenibile. Il car sharing tradizionale si rivolge a target diversi dal nostro e ad altre esigenze di mobilità, quindi non potrà che ottenere benefici dal servizio Car2go, essendo complementare ad esso e non in concorrenza.
Le case automobilistiche vi hanno fatto la guerra, ma ora sembra abbiano capito che siete loro alleati. È così?
Le case automobilistiche non ci hanno mai fatto la guerra, anche perché Car2go stesso è stato sviluppato da una casa automobilistica. Il car sharing a flusso libero non è in concorrenza con l’auto di proprietà. Molti clienti Car2go hanno ancora la propria auto, ma preferiscono utilizzare le piccole vetture smart environmental-friendly per i loro spostamenti urbani. Le case automobilistiche come Daimler stanno espandendo la loro linea di prodotti dal momento che non sono più solamente fornitori di automobili, ma stanno diventando fornitori di soluzioni di mobilità.
Avete puntato tutto sulle Smart. Pensate di differenziare l’offerta di auto? E nascerà anche un Motobike2go?
Il servizio Car2go è progettato per le città e la Smart è la migliore soluzione per le esigenze di mobilità cittadina per quanto attiene la facilità di guida e di parcheggio, quindi, non differenzieremo l’offerta auto su questo tipo di servizio, ma creeremo altri servizi con altre tipologie di auto. È il caso, ad esempio, di “Car2go black”, recentemente sperimentato in Germania, a Berlino ed Amburgo, che utilizza Mercedes Classe B. Car2go black è stato pensato per tutti i clienti Car2go che a volte necessitano di una macchina più grande o hanno bisogno di noleggiare il veicolo per periodi più lunghi. Il servizio, infatti, permette non solo spostamenti da A a B, ma anche noleggi per intere vacanze da una città all’altra. Al momento non si prevedono sviluppi invece sul fronte delle due ruote.
Danneggiamenti e furti: qual è il bilancio su Roma e Milano?
Solitamente danni e incidenti sono inferiori a quanto previsto e i nostri utenti rispettano e trattano molto bene le auto di Car2go. Naturalmente - come accade in tutte le altre compagnie di autonoleggio o di car sharing - c’è qualche pecora nera tra i nostri clienti, ma preferiamo non divulgare dati specifici in questo caso.
Roma supera quota 35 mila iscritti
Più di 35 mila iscritti, con centinaia di registrazioni al giorno e oltre diecimila noleggi ogni settimana. Sono i dati del successo del periodo di lancio del servizio Car2go a Roma. Terminata la fase promozionale, ora la registrazione avrà un costo di 19 euro una tantum. Poi i clienti Car2go pagano solo il reale utilizzo che fanno del servizio (0,29 euro/minuto tutto compreso). Le Smart Car2go possono essere noleggiate in qualunque momento e il sistema opera senza stazioni di noleggio fisse. Gli iscritti di Roma possono utilizzare il servizio anche a Milano e viceversa.
Intanto a Milano è sbarcato anche Twist
«L’arrivo di un nuovo operatore amplia ulteriormente l’offerta di car sharing a Milano e rende indiscusso il primato milanese e italiano in questo settore: con 1.500 auto e 90 mila iscritti Milano è un punto di riferimento internazionale». Così il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, al lancio di Twist, il nuovo servizio di car sharing milanese che metterà su strada 500 Volkswagen Up! dotate di un sistema brevettato per la riduzione delle emissioni di CO2. Da questo mese cominceranno a circolare le prime 80 vetture, che diventeranno 250 a giugno per arrivare a 500 a settembre.