Incentivi rinnovabili elettriche, gli Amici della Terra chiedono un taglio
“Rottamazione della politica energetica ed ambientale italiana con tagli ai superprofitti di eolico e fotovoltaico imposti irragionevolmente dalla lobby della rendita da Green economy”. È questa la richiesta che gli Amici della Terra rivolgono al Presidente del Consiglio Matteo Renzi
28 May, 2014
“Rottamazione della politica energetica ed ambientale italiana con tagli ai superprofitti di eolico e fotovoltaico imposti irragionevolmente dalla lobby della rendita da Green economy”. È questa la richiesta che gli Amici della Terra rivolgono al Presidente del Consiglio Matteo Renzi. In un comunicato l'associazione continua con il suo duro attacco alle rinnovabili elettriche che l'ha portata ad isolarsi rispetto al fronte delle associazioni ambientaliste come Legambiente, WWF e Greenpeace.
”Abbiamo purtroppo assistito - scrivono gli AdT - ad una stagione in cui i governi hanno garantito irresponsabilmente altissimi profitti alle tecnologie rinnovabili più costose e inefficienti, sia dal punto di vista industriale sia da quello ambientale, che sono costati agli italiani più di 10 miliardi di euro annui, tutti a carico della bolletta elettrica, e che costituiscono mediamente il 20% del costo dell’elettricità per gli italiani”.
Secondo l'associazione "è davvero necessario cambiare verso alla politica ambientale ed energetica italiana per darsi e per conseguire come sistema Paese obiettivi ambiziosi di riduzione dei gas serra per il 2030 in linea e oltre a quanto previsto dall’Unione Europea; e, al contempo, rafforzare la spinta per la ripresa economica puntando sull’efficienza energetica come volano per accrescere la competitività dell’industria nazionale e sulle rinnovabili termiche come driver per le eccellenze della tecnologia italiana in questo settore (pompe di calore, cogenerazione a biomassa, camini e stufe efficienti, teleriscaldamento, geotermia) e per un rilancio qualificato dell’edilizia in un processo di riqualificazione del patrimonio edilizio privato e pubblico".
La svolta secondo gli SdT "deve partire dal blocco delle aste per le rinnovabili intermittenti come l’eolico e da un’equa ripartizione dei costi di funzionamento del sistema elettrico nazionale. Nel settore elettrico per il 2013 è già stato raggiunto il 33% di rinnovabili ma a livello del consumo totale, ciò corrisponde ad appena il 13,5%. Ciò perché i consumi elettrici sono solo il 20% dei consumi totali di energia costituiti prevalentemente da consumi termici (45%) e per trasporti (33%). E’ quindi sui consumi di fonti rinnovabili negli usi termici e nei trasporti che da qui al 2030 l’Italia dovrà puntare per arrivare ad un obiettivo significativo di riduzione dei gas serra".
Gli Amici della Terra stanno preparando una propria proposta di revisione della SEN con nuovi obiettivi 2020 e 2030 che verrà presentata in occasione della consultazione che il Governo dovrà fare per il nuovo piano di azione per l’efficienza energetica che dovrà essere inviato nei prossimi mesi a Bruxelles.