10.000 biciclette per Roma: la Ciemmona 2014 invade la capitale
Un’invasione di colori e pedali che muove migliaia di persone senza consumare una goccia di petrolio. Tanti i disagi per gli automobilisti bloccati dal fiume di due ruote, ma ogni tanto è giusto sognare una città diversa
01 June, 2014
di Giorgia Fanari e Matteo Nardi
“Noi siamo il traffico”. É proprio così, le biciclette per la tre giorni della Ciemmona Interplanetaria sono state il traffico di Roma: a partire da venerdì pomeriggio, quando centiaia di biciclette hanno attraversato il centro della città partendo da Piazza Vittorio Emanuele e percorrendo via dei Fori, il Lungotevere e un tratto di Tangenziale.
Per alcune ore i ciclisti hanno bloccato a tratti il traffico delle automobili: qualcuno la prende bene, sorride, altri invece scendono dalle macchine, inveiscono contro i campanelli dei ciclisti con i clacson delle loro auto. Ma, a parte qualche momento di tensione, la prova generale della Ciemmona va bene, e allora si può replicare anche sabato, con un lungo giro della città partendo da Subaugusta.
Il tempo è bello e allora la massa critica replica anche domenica 1 giugno quando migliaia di biciclette pedalano inarrestabili verso Ostia, bloccando la Colombo e costringendo gli automobilisti ad accodarsi. Quella dei ciclisti è una “protesta” festosa, colorata, senza bandiere e senza schieramenti. L'intenzione è solo quella di dimostrare che la mobilità può essere vissuta in modi diversi, che la strada deve essere lasciata anche ai ciclisti: un'azione diretta di riappropriazione dello spazio urbano che ne rende reale ed immediata la condivisione da parte delle cicliste e dei ciclisti. Una festa un po' indisciplinata, forse, ma che comunica pienamente il messaggio che vuole portare alla città.
Purtroppo non tutti hanno compreso il messaggio replica watches; la polizia municipale non era infatti preparata all'evento e gli automobilisti bloccati sulla Colombo mal hanno sopportato l'imprevisto e addirittura Alessandro Onorato, capogruppo della Lista Marchini in Campidoglio, in una nota ha invocato l'intervento del Prefetto: “L'intera Cristoforo Colombo è sotto sequestro da Roma a Ostia. Dov'è il sindaco di Roma? Intervenga il Prefetto. Migliaia di biciclette – ha dichiarato Onorato - hanno bloccato la strada invadendo tutte le carreggiate, impedendo la circolazione e l'attraversamento delle intersezioni. Impossibile il passaggio anche alle ambulanze. Segnali stradali ignorati e semafori non rispettati dalle bici hanno generato il caos. Risultato? Migliaia di automobilisti insultati e sbeffeggiati dall'orda di ciclisti solo perché colpevoli di possedere una macchina. Ormai è un 'tutti contro tutti', com'è possibile questa anarchia? perché nessuno vigila sulla città?".
Eppure, la Colombo è sempre presa in ostaggio dalle automobili e le ambulanze faticano più a passare attraverso un mare di lamiere che in mezzo a ciclisti rapidi a sbloccare la strada ad ogni evenienza. Insomma, impossibile immaginare per un giorno che la città sia delle biciclette? Impossibile immaginare che qualcuno, vedendo quella massa su due ruote, da domani salga in sella e cambi vita?
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