Spreco di zucchero: al bar ne gettiamo la metà
Un articolo tratto da Nonsprecare.it risalente al 22.01.2013
04 June, 2014
Il caffè al bar è proprio un rito quotidiano a cui noi italiani non sappiamo rinunciare. Un gesto semplice dietro il quale si nasconde però un enorme spreco: quello dello zucchero avanzato nelle bustine monodose che ogni giorno finisce direttamente nel cestino.
Il Movimento di Difesa del cittadino ha stimato che ogni anno sono circa 7mila le tonnellate di prodotto che finiscono nella spazzatura: una quantità enorme di zucchero, sprecato anche a causa di una fumosa indicazione della Ue che con una direttiva del 2001 ha imposto il “divieto di vendita e somministrazione di zucchero sfuso”.
Come spiega Antonio Longo, presidente del Movimento di Difesa del cittadino: “Per cercare di ridimensionare questo spreco eccessivo e inutile abbiamo deciso di invitare il governo italiano a rivedere le disposizioni che hanno spianato la strada all’invasione delle confezioni monodose”.
La direttiva europea che ha messo al bando le zuccheriere introducendo l’obbligo dell’imballaggio è entrata in vigore in Italia nel 2004 con tanto di multe fino a 6mila euro per i trasgressori. Da allora tutti i pubblici esercizi hanno fatto il pieno di microsacchetti di carta e non è bastata neppure una circolare emessa successivamente dal ministero delle Attività produttive in cui si chiariva che “rispondono alla definizione di preimballaggio anche le zuccheriere dosatrici chiuse” e che “non è obbligatorio l’uso delle bustine” a far sì che almeno alcuni recuperassero i vecchi contenitori ormai in pensione.
Un problema questo su cui dovremmo riflettere dal momento che oltre allo zucchero lo spreco riguarda anche la carta, quella delle bustine gettate via insieme al prodotto.