Inquinamento da ozono, in Lombardia è allarme
Ovunque livelli sopra la soglia di attenzione (180 mcg/mc) e addirittura di allarme (240 mcg/mc). Legambiente richiama l’attenzione sullo “smog fotochimico”. "Come sempre arriviamo impreparati alla peggiore, ma prevedibilissima, emergenza sanitaria da smog, quella dei picchi di ozono nei mesi estivi"
10 June, 2014
Il sole e le temperature infuocate di questi giorni di tarda primavera stanno contribuendo ad alzare pericolosamente i livelli di ozono nell’aria. Lancia l’allarme Legambiente, che spiega come il fenomeno non riguardi solo le città, ma quasi tutto il territorio lombardo.
L'ozono - spiega Legambiente - è il principale e più pericoloso componente dello 'smog fotochimico', l'inquinamento dell'aria che si manifesta tipicamente nelle giornate più assolate dell'anno: a differenza di polveri sottili e ossidi di azoto (NOx), l'inquinamento da ozono non è legato alla prossimità della città, in quanto si tratta di un inquinante secondario, che si origina anch'esso dalle molecole delle esalazioni industriali e da traffico automobilistico (idrocarburi volatili e ossidi d'azoto), ma a seguito di una complessa catena di reazioni chimiche scatenate dalla radiazione luminosa.
Ecco perché si stanno registrando ovunque livelli ben oltre la soglia di attenzione (180 microgrammi/mc) e quella di allarme (240 microgrammi/mc): lunedì 9 un picco di 258 microgrammi/mc è stato registrato tra le campagne di Montanaso, nel lodigiano, ma non è andata meglio nella fascia pedemontana: sopra la soglia d'allarme anche Saronno, Lecco, Calusco e le colline del Garda, mentre la soglia d'attenzione è stata superata a Milano e praticamente in tutta la Lombardia, inclusi laghi e montagne.
Purtroppo nelle città i problemi si sommano a quelli degli altri inquinanti, che con l'ozono formano un cocktail micidiale di gas tossici, reso ancora più difficile da sopportare per le alte temperature legate alle isole di calore urbano.
“Come sempre arriviamo impreparati alla peggiore, ma prevedibilissima, emergenza sanitaria da smog, che è quella dei picchi di concentrazione di ozono nei mesi estivi. A mancare è l'obbligatoria informazione, che metta i cittadini nella condizione di difendersi dai danni che questo pericoloso inquinante ambientale è in grado di infliggere alla loro salute” ha dichiarato Damiano Di Simine, presidente Legambiente Lombardia.
Legambiente lancia un appello ai cittadini, ricordando che è nelle ore pomeridiane e in quelle serali che si registrano i picchi di concentrazione da ozono. “Meglio svegliarsi presto e utilizzare le ore mattutine per le attività più impegnative e da svolgere all'aperto”.
Purtroppo l'ozono, per la complessità delle reazioni che ne provocano l'aumento di concentrazioni, è anche difficile da gestire con misure d'emergenza ma - insiste Legambiente - è fortemente consigliato rinunciare all'auto, perchè tutti gli altri inquinanti, in primo luogo PM10 e NOx, diventano molto più dannosi per le mucose respiratorie, già fortemente provate dagli effetti dell'ozono.
I livelli di ozono nell'aria dal sito dell'ARPA Lombardia
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