Illuminazione, Cottarelli: riducendo la luce notturna risparmio fino a 200 milioni
Il Commissario per la spending review stima in 100-200 milioni il risparmio annuo immediato che l'Italia potrebbe ottenere riducendo gli sprechi nell'illuminazione pubblica notturna. Senza alcuna conseguenza sulla sicurezza dei cittadini
11 June, 2014
L'Italia è troppo illuminata nelle ore notturne, con conseguenze significative in termini di spreco di energia e risorse pubbliche, oltre che di inquinamento luminoso. Lo sostiene, è non è la prima volta, il Commissario straordinario alla Revisione della spesa pubblica Carlo Cottarelli. Le osservazioni sugli eccessi dell'illuminazione pubblica sono affidate, in particolare, al blog del Commissario.
«Il resto dell’Europa appare molto meno illuminato con l’eccezione del Belgio, di Londra, parti dell’Inghilterra e, naturalmente, della Ville Lumière – scrive Cottarelli commentando alcune foto aeree notturne del continente europeo - Il consumo annuo pro capite per illuminazione pubblica in Italia è di 107 kWh, più del doppio della Germania e della Gran Bretagna e un terzo in più della Francia (nonostante Parigi). A Berlino gli abitanti per punti luce sono 15,6: a Milano sono 9,4, secondo dati Istil».
L'Italia, in altri termini, illumina (e spende) troppo. Una riorganizzazione più razionale dei sistemi di illuminazione stradale potrebbe permettere un risparmio significativo e repentino di denaro pubblico. «Risparmi immediati non trascurabili, dell’ordine di 100-200 milioni l’anno, possono essere ottenuti nel breve periodo attraverso lo spegnimento di luci non necessarie», stima il Commissario straordinario. Altri interventi più strutturali, da finanziare, ad esempio, con fondi europei o con forme di partenariato privato-pubblico, potrebbero secondo Cottarelli assicurare un ulteriore taglio della spesa nel medio periodo.
Ma cosa si potrebbe fare, in concreto, per ridurre gli sprechi e l'inquinamento luminoso? Rimpiazzare prima di tutto i punti luce che ancora disperdono la luce verso l’alto, eliminare l’illuminazione eccessiva e puntare su tecnologie ad alta efficienza come i LED. Ancora, spiega il Commissario per la spending review, si potrebbe ridurre «l’illuminazione di strade a scorrimento veloce, di aree ad uso industriale o artigianale e di zone urbanizzate non edificate». Cottarelli cita a modello il caso della Francia, dove migliaia di piccoli comuni hanno da tempo deciso di spegnere le luci nelle ore notturne.
Una razionalizzazione della luce notturna che non avrebbe conseguenze sulla sicurezza dei cittadini. «C’è chi teme che la riduzione dell’illuminazione avrebbe come conseguenza una minore sicurezza per chi, a tarda ora, rientrerebbe a casa – si legge ancora nel blog - La preoccupazione è comprensibile, anche se diversi studi hanno concluso che non esiste evidenza empirica di un legame tra intensità della illuminazione stradale e tasso di criminalità». Già nel suo piano di tagli presentato qualche mese fa, Cottarelli aveva inserito una voce per ridurre i costi legati ai lampioni stradali.
(Immagine tratta dal blog del Commissario Cottarelli)