Green Generation, il documentario che misura la "febbre del pianeta"
Presentato a Roma "Green Generation", il docu-film che fa il punto sull'escalation del Global Warming documentandone cause ed effetti ma soprattutto ricercando soluzioni, anche in Italia. "Siamo tutti la Green Generation, basta guardarsi allo specchio"
16 June, 2014
di Giorgia Fanari e Matteo Nardi
“Dobbiamo agire tutti e subito: Green Generation è lo specchio della società italiana, siamo più Green Generation di quello che immaginiamo” . Così Sergio Malatesta, il regista di Green Generation, il docu-film proiettato venerdì 14 giugno a Roma presso la camera dei Deputati.
Il film, presentato alla 17° edizione di CinemAmbiente di Torino, fa il punto sul Global Warming ricercandone le cause, gli effetti, vagliando idee, studi, scoperte, soluzioni al problema suggerite da intellettuali, scienziati e associazioni ambientaliste. “Abbiamo fatto una ricerca per capire quale fosse il volto di noi italiani – ha aggiunto Malatesta – e con orgoglio abbiamo scoperto che proprio nel nostro Paese sono tanti gli esempi di persone che cercano o hanno trovato soluzioni al problema del riscaldamento globale”.
Con un presentatore d'eccezione, l'astronauta Umberto Guidoni, il film si pone l'obiettivo di sensibilizzare un pubblico più vasto possibile. Non si scende infatti in tecnicismi da “addetti ai lavori” né si analizzano i problemi con un occhio pessimista e catastrofico, ma “il senso del documentario è trovare una modalità di azione comune, interagendo con tutte le persone che possano supportare la Green Action”, ha spiegato il regista.
Per questo, partendo dall'indagine sullo scioglimento dei ghiacci e dalle ultime proiezioni sul surriscaldamento del pianeta, il docu-film mostra immediatamente le soluzioni, già esistenti, al Global Warming: far parte della Green Generation significa rincorrerle, farle conoscerle e adottarle prima che sia troppo tardi.
È questo ciò che fanno i protagonisti del documentario tra i quali troviamo Jeremy Rifkin, presidente della Foundation of Economics Trends, Vincenzo Artale, fisico dell'Enea e altri scienziati, ingegneri, imprenditori che hanno scelto di investire nel green dimostrando come sia già possibile ricavare energia pulita dalla terra, dal vento, dall'acqua e dal sole.
Troviamo anche il mondo del no profit, rappresentato dagli attivisti di Greenpeace, che ogni giorno lotta per proporre soluzioni alternative a quelle propinate dai giganti del petrolio e del carbone.
“Dobbiamo evitare di fare un uso continuo di fonti fossili, altrimenti la temperatura globale continuerà a salire e per molte specie animali non ci sarà scampo” ha aggiunto Sergio Malatesta che nel suo viaggio per l'Italia e l'Europa ha conosciuto l'architetto Stefano Boeri, progettista del “Bosco Verticale” di Milano, e ha scoperto in Norvegia automobili alimentate dall'idrogeno. “Vivere, spostarsi, lavorare e produrre in un modo non molto differente da come facciamo oggi, limitando però l'inquinamento e le emissioni, è possibile, l'importante è mettersi in gioco”. Purtroppo, come sottolineano molti degli imprenditori intervistati , gli ostacoli in Italia sono ancora molti, soprattutto legati ai prestiti da parte delle banche e alla burocrazia che rende difficile i cambiamenti positivi.
Tuttavia, il messaggio che lascia il film è sicuramente positivo, come ha sottolineato l'onorevole Paolo Gentiloni, presente alla proiezione: “La ricerca, le imprese e le start up che si muovono verso le nuove economie sono un’opportunità e vedono l’impegno di giovani studiosi e imprenditori. L’Italia con la Germania è ai primi posti in Europa per la ricerca delle nuove energie”, ha aggiunto ricordando che “la tematica ambientale non è solo una minaccia ma un’opportunità”. Rispetto agli anni 80, si è verificato un notevole cambiamento, una green generation esiste tra le generazioni più giovani, come anche la consapevolezza sulla tematica ambientale in ambito culturale e politico.