Bike sharing anche per Madrid: inaugurato BikeMad, con 1560 bici elettriche
Madrid arriva al bike sharing con un certo ritardo, ma l'ingresso è trionfale: la capitale spagnola ha appena inaugurato il neonato sistema di trasporto con millecinquecentosessanta biciclette elettriche, che fanno di BiciMad il più avanzato del mondo nel settore
22 June, 2014
Ci ha messo parecchi anni Madrid ad arrivare al bike sharing, ma ora che la capitale spagnola si è decisa a fare il passo, l'ha fatto in grande stile: 1560 biciclette elettriche, il bike sharing più grande del mondo nel settore pedalata assistita.
BiciMad è stato appena inaugurato e nelle sue prime ore di vita ha già registrato oltre 650 iscritti (e diversi problemi di attivazione), a testimonianza della grande domanda fra i cittadini, provati dalla perenne congestione del traffico nella capitale. Nelle intenzioni di Ana Botella, sindaca di Madrid, il bike sharing dovrà essere il più possibile integrato con il sistema di trasporto pubblico già esistente, in modo da facilitare l'intercambio modale e l'abbandono dell'auto.
Non a caso, l'abbonamento al servizio elettrico - che a tariffa piena si pagherà 25 euro l'anno - ne costerà 15 per chi al momento dell'iscrizione presenterà anche il proprio abbonamento annuale ai mezzi pubblici.
Il prezzo annuale è molto basso, ma ogni mezzora di tragitto costerà 50 centesimi. La decisione è stata motivata così dall'amministrazione: "Abbiamo scelto di inserire questa tariffazione perché vogliamo che il bike sharing venga visto come un mezzo di trasporto a tutti gli effetti. Non vogliamo che siano i pedoni a passare alle due ruote, ma i cittadini che normalmente vanno in automobile, o si muovono esclusivamente in metro o con i mezzi pubblici". (Articolo completo su El Pais)
Insomma, chi normalmente spende per muoversi avrà a disposizione un'opzione più economica e meno inquinante. Chi invece ha già deciso da tempo che può fare a meno di un mezzo, che continui a usare i propri piedi, che restano la opzione più salutare ed economica.
Foto: Bea Burgos (tetuanmadrid.com)