Francia, al bando i sacchetti di plastica a partire dal 2016
A darne notizia il Governo francese lo scorso 26 giugno, dopo che la commissione per lo Sviluppo sostenibile dell'Assemblea nazionale ha deciso di accogliere l'emendamento depositato dalla ministra dell’Ambiente Ségolène Royal
28 June, 2014
La Francia si prepara a mettere al bando i sacchetti di plastica che si acquistano normalmente al supermercato, con la sola eccezione di quelli biodegradabili e compostabili e di quelli riutilizzabili. A darne notizia il Governo francese lo scorso 26 giugno, dopo che la commissione per lo Sviluppo sostenibile dell'Assemblea nazionale ha deciso di accogliere l'emendamento depositato dalla ministra dell’Ambiente Ségolène Royal. Se il provvedimento dovesse diventare legge, non sarà possibile vendere shopper in plastica non compostabili a partire dal 1 gennaio 2016. «Si tratta di una tappa importante, che era attesa delle ong ambientaliste - ha dichiarato la ministra - non ci rendiamo neppure conto di quanto i sacchetti di plastica non biodegradabile siano inquinanti». La Francia segna quindi un'altra tappa sulla strada dell'abbandono progressivo dei sacchetti di plastica nel mondo. L'ultima città in ordine di tempo ad annunciare di abbandobarli è stata Chicago, con un sistema di divieti che toccherà prima le grandi catene di supermercati e franchising a partire da Agosto 2015.
Al di là delle Alpi la decisione è stata accolta come una «buona notizia» da parte delle associazioni ambientaliste. Oltre a sperare in un rafforzamento del consumo responsabile, Ségolène Royal è certa che la nuova legge porterà nuovi posti di lavoro nella filiera dei sacchetti biodegradabili, con lo sviluppo delle aziende produttrici che si inserirebbero in un mercato che attualmente conta circa 10 miliardi di sacchetti di plastica importati dall'Asia. L’associazione France Nature Environnement ha tuttavia messo in guardia dalla probabile risposta degli industriali del settore plastica che potrebbero cercare di “annacquare” il provvedimento. «Crediamo che l’opinione pubblica sia pronta a questa scelta», ha spiegato Benoît Hartmann, portavoce dell’organizzazione ecologista. Ad oggi, in Francia, grazie ad una convenzione volontaria, il numero di buste di plastica distribuite nei grandi supermercati è passato dai 10,5 miliardi del 2002 ai 700 milioni del 2011.