Smog: azoto e zolfo, Nord Italia tra le aree più a rischio d'Europa | Il nuovo rapporto AEA
L'Agenzia Europea per l'Ambiente ha appena pubblicato un nuovo rapporto sull'inquinamento dell'aria nell'UE: al centro dell'inchiesta Azoto e Zolfo, che mettono a serio rischio la salute degli ecosistemi. La Pianura Padana tra le peggiori d'Europa ma le aree fuori dai limiti sono ancora oltre il 60%
01 July, 2014
L'inquinamento atmosferico è calato notevolmente in Europa negli ultimi anni, ma siamo ancora ben lontani dall'aver raggiunto livelli accettabili per la salute, nostra e dell'ecosistema in cui viviamo. Questo il quadro che emerge dall'ultimo studio dell'Agenzia europea dell'ambiente (Aea), che lancia l'allarme per l'azoto e per lo zolfo.
Il biossido di zolfo (SOx) è infatti una delle principali cause di acidificazione. Di fatto, la lotta contro le emissioni di SOx ha registrato successi straordinari, con valori ridotti dell'84% tra il 1990 e il 2012. Un risultato ottenuto in gran parte dalle politiche di alleggerimento dei carburanti destinati al trasporto, che contengono percentuali di zolfo molto più basse di un tempo, e dall'installazione dei depuratori di fumi negli impianti industriali. Ma tutto questo non è sufficiente.
"Sebbene l'inquinamento dell'aria non provochi tanti danni come in passato - afferma Hans Bruyninckx, direttore esecutivo dell'Agenzia Ue - stiamo ancora combattendo per tutelare gli ecosistemi sensibili dagli effetti negativi come quello dell'eutrofizzazione, che modifica gli habitat e mette in pericolo un ampio raggio di specie, dai pesci alle piante da fiore. Ciò che colpisce in particolare è che il problema è altrettanto importante anche nelle aree protette naturali europee".
Un calo delle emissioni è stato registrato anche per ossidi d'azoto e ammoniaca, anche se non tanto quanto lo zolfo. Rispetto agli anni '90, si parla rispettivamente del 51 e del 28%. Tuttavia, il report dell'AEA mostra come oltre un terzo degli Stati membri sfori ancora i limiti del Protocollo di Gotemborg. Tra questi, l'Italia, con valori quasi perennemente sopra i limiti nella zona della Pianura Padana.
Secondo le previsioni dell'Agenzia, le aree dell'Unione Europea che continuano a registrare valori oltre il limite, dovrebbero ridursi al 54% nel 2020, una volta attuata la normativa del protocollo di Gotheburg. L'inquinamento dell'aria dovrebbe diminuire nella maggior parte delle aree, ma secondo i ricercatori il raggiungimento del traguardo non riguarderà quelle più critiche: il Nord Italia, la Francia occidentale e il confine fra Olanda, Belgio e Germania.
Scarica il rapporto dell'European Environment Agency
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