Appunti dalla premiazione dei Comuni Ricicloni
La redazione ha seguito in diretta streaming su lanuovaecologia.it la presentazione dei Comuni ricicloni 2014, svoltasi mercoledì 9 luglio a Roma. Lotta allo spreco di cibo, tecnologia e smart citizen e tarrifazione puntuale dei rifiuti tra i temi centrali
08 July, 2014
di Barbara Cerea
Premiazione mercoledì 9 luglio a Roma dei Comuni ricicloni, la classifica di Legambiente che premia quei comuni che hanno avuto un raccolta differenziata uguale o al di sopra del 65%. Una classifica che vede premiati 1328 comuni e che quest'anno si distingue per l'assenza di una suddivisione tra Nord, Centro e Sud, simbolo di un superamento delle "barriere" e un incoraggiamento ad una concorrenza sana tra comuni sulla pratica della raccolta differenziata.
«Buona amministrazione e smart citizen» sono questi i due temi su cui concentrarsi e che uniti possono portare a risultati positivi come quelli presentati nella conferenza a Roma». Si apre così l'intervento di Ermete Realacci, presidente nazionale di Legambiente, che sottolinea come un ruolo fondamentale per la diffusione delle buone pratiche derivi principalmente da una buona informazione e comunicazione. Si fa l'esempio di Milano, prima città in Europa per la raccolta differenziata, che non è stata adeguatamente menzionata dai giornali italiani per il buono esempio che ha apportato. «In Austria – affera Realacci – questa notizia avrebbe avuto una risonanza maggiore»
Sono diversi i temi trattati durante la conferenza che ha visto alternarsi “sul palco” dai più grandi ai più piccoli comuni italiani. Una riflessione è tornata più volte ad essere tema centrale della giornata di oggi: è possibile una smart city sui rifiuti? Ovvero, quanto può essere efficace incrementare con una tecnologia smart la consapevolezza dei cittadini sul ciclo dei rifiuti e del corretto conferimento dei rifiuti. In molti comuni, infatti, tramite applicazioni sui propri dispositivi elettronici, è possibile ricevere informazioni dettagliate sulle modalità di differenziazione dei rifiuti. Si è premiato a Roma, tra gli altri, l'esempio del comune di Mazzacane, che accompagna il cittadino grazie ad applicazioni e promemoria sui propri cellulari, ad essere sempre informato sulle giornate in cui viene effettuata la raccolta porta a porta, sui materiali che è possibile conferire e in quali modalità.
Si è parlato anche di spreco di cibo e di modi per combattere abitudini che, pur essendo radicate nel comportamento comune, devono lasciare spazio ad un approccio diverso alla tematica. Protagoniste sono le Good Food bag, con cui vengono sensibilizzati i bambini delle scuole. I dati sono chiari: la maggior parte dei bambini consuma a casa il cibo che viene offerte nelle mense e fino al 50% del cibo finisce nei rifiuti. In relazione a questo è stata premiata quest'anno anche l'iniziativa del comune di Roma, in collaborazione con Amia, che ha indetto il divieto di utilizzare stoviglie non compostabili durante le manifestazioni. Non poteva passare in secondo piano anche l'evento dell'87esima Adunata Nazionale degli Alpini tenutasi a Pordenone lo scorso maggio e risultata un successo dal punto di vista della sostenibilità. Grazie alla collaborazione tra Gea (Gestione Ecologica Ambientali), e i consorzi di filiera Co.re.pla, Comieco Rilegno, Cial, Ricrea e Co.re.ve. delle circa 400 tonnellate di rifiuti raccolti, il 64,4% è stato differenziato.
Insomma sono numerosi gli esempi di iniziative virtuose nel territorio italiano, a partire da Milano che sta superando il 50% di differenziata grazie alla diffusione della raccolta porta a porta e arrivando fino al Sud Italia che, pur non rappresentando un modello in toto, presenta eccellenze come la città di Rutigliano, in provincia di Bari, che oggi ha ricevuto il premio per ben tre categorie (umido, organico e verde). Infine l'esempio delle Marche, regione su cui il vicepresidente di Legambiente Stefano Ciafani, ha voluto soffermarsi, ricollegandosi a quanto anticipato già da Realacci all'inizio della conferenza. Con toni netti e decisi ha sottolineato come la tariffazione puntuale presente nelle Marche, per cui il principio è che si paga l'indifferenziato che si produce, possa essere un segnale positivo e possa fare da motrice per le altre regioni. «Al governo nazionale chiediamo di cancellare subito il condono dell'ecotassa, perché premia chi non paga la tassa e penalizza chi ha comportamenti virtuosi», spiega Ciafani. Il messaggio è semplice e chiaro: se il sistema della tariffazione puntuale può essere un buon metodo per ridurre drasticamente i rifiuti raccolti in modo indifferenziato nel nostro Paese, i cittadini italiani hanno il diritto e il dovere di pretendere che venga eliminata la proposta di rinviare l’obbligo di differenziare il 65% dei rifiuti al 2020. L'invito è al ministro Galletti affinché inserisca nella sua agenda anche una tematica fondamentale per l'Italia come una ripensata gestione dei rifiuti.